Angelo, 21 anni in carcere da innocente:
"Nulla potrà ripagarmi delle sofferenze" -Guarda

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«In un certo senso, mi sento un privilegiato: ho ottenuto finalmente giustizia, anche se così tardi e dopo esserne stato una vittima innocente. E poi l'affetto della mia famiglia, che non mi ha mai abbandonato, mi ha dato la forza di resistere».

A parlare, in collegamento con la trasmissione 'I fatti vostri', è Angelo Massaro, 51enne tarantino scarcerato in seguito alla revisione del processo dopo aver passato quasi 21 anni in carcere pur essendo innocente. L'uomo, che era stato accusato dell'omicidio dell'amico Lorenzo Fersurella, ucciso nell'ottobre del 1995, era stato condannato in seguito a un clamoroso errore giudiziario con un'intercettazione telefonica.

A quanto pare, il 'morto' di cui l'uomo parlava al telefono con la moglie non era affatto un cadavere. Si tratta infatti di un'espressione dialettale per indicare un peso morto trasportato con un mezzo meccanico, in questo caso un carrello che conteneva un bobcat per svolgere alcuni lavori di costruzione. Questo però bastò per condannarlo, in via definitiva, a 24 anni di carcere: ha avuto giustizia, ma gliene sono stati scontati solo tre, nonostante tanti appelli a blog e interrogazioni parlamentari dei Radicali. Nel frattempo, il mondo intorno a lui è cambiato, e questo non è l'unico dramma.

«In carcere non ho mai avuto problemi con gli altri detenuti, studiavo e mi comportavo bene» - racconta l'uomo - «Covavo però una forte rabbia, che è sparita dopo la mia assoluzione: avevo perso tutti i momenti più importanti della crescita di mio figlio, che aveva pochi mesi quando fui arrestato. Nulla mi ripagherà mai di tutto quello che ho subito». Un'amarezza fin troppo comprensibile, che lo spinge ad un monito: «In molti sono nella mia stessa situazione ma non hanno tutto l'appoggio della famiglia di cui ho goduto io. Non provo odio verso nessuno, ma voglio che ai cittadini sia garantita la vera giustizia».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Marzo 2017, 14:35
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