Uccise i suoi due figli e li gettò nel congelatore:
"Non ho nessun rimorso", ecco la sentenza
Mitchelle Blair, 36 anni, si è scagliato contro i padri «assenti» delle vittime. A raccontarlo è un servizio di Sky News. La donna si è dichiarata colpevole per le accuse di omicidio.
Il giudice della contea di Wayne, Dana Hathaway, ha detto che la donna aveva creato una sorta di "casa degli orrori", riporta il Detroit Free-Press. «Io prego che i vostri figli rimasti possano riprendersi da ciò che hanno visto e sopportato in quella casa», ha detto il giudice. «Vivevano nella terribile paura della madre».
Il giudice ha minacciato di farla uscire l'imputata dal tribunale, mentre cercava di interromperlo. «Non mi sento alcun rimorso per la morte di loro demoni», ha detto Blair. Ha ammesso di aver ucciso sua figlia, Stoni Ann Blair, 13 anni, nel 2013 e il figlio, Stephen Gage Berry, 9 anni, nel 2012. Blair ha affermato di aver abusato sessualmente di un fratello, anche se lei non ha testimoni della presunta molestia.
Ha anche brutalmente picchiato i bambini. Due degli altri bambini della donna, 11 e 17 anni, sono stati collocati in custodia protettiva. Dopo la morte di Stephan nel mese di agosto 2012, Blair avvolse il suo corpo in un lenzuolo e lo mise nel freezer. Ha ammesso di aver pestato il ragazzo prendendolo a pugni, facendogli bere Windex e bruciandolo con acqua calda nella sua zona genitale.
Poi ha riconosciuto di averlo sollevato con una cintura intorno al collo prima di mettergli un sacco sulla testa fino alla morte. Nove mesi dopo, Blair si infuriò quando Stoni, la figlia, le disse che non le piaceva il suo fratello superstite. E così ha strangolato anche lei. Ordinando poi alla figlia di 17 anni, di seppellire il corpo di sua sorella nel congelatore accanto al fratello.
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Luglio 2015, 09:59
