Strage a Tunisi, l'Isis rivendica l'attentato.
Gentiloni: "Timori per due italiani irreperibili"

Strage a Tunisi, 23 morti: l'Isis rivendica l'attentato. La rabbia del marito di una dispersa: "Non doveva essere lì"
TUNISI - Quattro persone sono state arrestate in relazione all'attentato di ieri al museo del Bardo di Tunisi. Lo ha annunciato la presidenza tunisina citata dai media francesi. Altri cinque sospetti sono interrogati dalla polizia.



IN TUTTO SONO NOVE ARRESTATI Altri cinque sospetti sono stati arrestati in relazione all'attentato di ieri al museo del Bardo di Tunisi. Lo ha annunciato la presidenza tunisina. In totale sono nove le persone detenute dalla polizia, di cui quattro per «legami diretti con l'attacco».



ARRESTATA SORELLA ATTENTATORE UCCISO La sorella di Jabeur Khachnaoui, uno dei due attentatori rimasti uccisi nel blitz delle forze di sicurezza al museo del Bardo, è stata arrestata nella casa della famiglia, nella regione di Sbitla, centro della Tunisia. Lo riferisce il sito di Radio Mosaique. La giovane è una studentessa.



L'ISIS RIVENDICA L'Isis ha rivendicato la responsabilità dell'attentato di ieri a Tunisi. Lo scrive su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, sottolineando che non è stato ancora possibile accertarne la veridicità. Nella rivendicazione l'Isis nomina due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi. I terroristi nominati dall'Isis nella rivendicazione dell'attentato a Tunisi sono diversi da quelli citati ieri dalle autorità tunisine, Jabeur Khachnaoui e Yassine Laabidi, rimasti uccisi nel blitz delle forze di sicurezza.



GENTILONI: DUE MORTI E DUE IRREPERIBILI «Il bilancio delle vittime italiane» dell'attentato di Tunisi è di «2 persone decedute e 2 irreperibili», su cui «purtroppo si nutrono timori seri», anche se «non diamo comunicazioni ufficiali finché non le ritroviamo fisicamente». Poi «una serie di feriti di cui uno in condizioni particolarmente gravi», ha detto il Ministro Gentiloni.



COSTA: SU FASCINOSA TRE MORTI Costa crociere ha reso noto che tra i passeggeri di 'Fascinosa' ci sono «tre morti, due persone irreperibili e otto feriti». L'ad della compagnia, Michael Thamm ha condannato «con forza questo barbaro e ignobile attacco terroristico, un attacco alla democratica tunisina», esprimendo «profondo cordoglio e condoglianze alle vittime e ai loro familiari».



23 MORTI, 18 STRANIERI Sono 23 le vittime dell'attentato ieri al museo del Bardo di Tunisi. Lo ha annunciato il ministro della Sanità tunisino, Said Aidi, precisando che i morti sono 18 turisti stranieri e 5 tunisini, tra cui due degli attentatori.



UNDICI ITALIANI FERITI Sarebbero 11 gli italiani rimasti feriti nell'attacco di ieri al museo del Bardo. Lo ha detto il ministro della Sanità tunisino Said Ayadi specificando la nazionalità delle vittime dell'attentato. Oltre agli italiani sono rimasti coinvolti 9 tunisini, 11 polacchi, 8 francesi, 5 giapponesi, 1 russo, 1 tedesco e 2 sudafricani. La lista completa è stata pubblicata dall'emittente privata Radio Mosaique.



COLPITI ALL'ADDOME O ALLE GAMBE La gran parte delle vittime uccise nel massacro del museo di Tunisi «sono state colpite mortalmente all'addome o alle gambe». Lo riferisce all'ANSA uno dei responsabili dell'obitorio dell'ospedale Charles Nicolle nella capitale tunisina. «Alcuni sono rimasti uccisi dai frammenti causati dalla sparatoria. Non risulta che nessuno sia stato colpito alla testa», aggiunge il responsabile.



GENTILONI: 4 POSSIBILI VITTIME ITALIANE Delle quattro vittime italiane comunicate dalle autorità tunisine, «due non sono vittime ma feriti», ma «ci sono due dispersi». Lo ha confermato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ad Agorà sull'attacco di ieri a Tunisi. Delle quattro «possibili» vittime italiane comunicate dalle autorità tunisine, «due non sono vittime ma feriti», ma «ci sono due dispersi», ha detto Gentiloni. Se i dispersi dovessero risultare morti, il bilancio delle vittime italiane sarebbe dunque quattro.



LA RABBIA: MIA MOGLIE NON DOVEVA ESSERE LI' «Mia moglie non doveva essere lì. Noi turisti possiamo anche non sapere, ma chi organizza questi viaggi deve essere informato: come si fa ad andare a Tunisi il giorno in cui il Parlamento approva una legge sul terrorismo». È la rabbia di Lorenzo Barbero, marito di Antonella Sesino, una degli italiani dispersi.



Barbero partirà nel pomeriggio dall'aeroporto della Malpensa per Tunisi, dove si metterà alla ricerca della moglie, dipendente del Comune di Torino in vacanza con il circolo ricreativo di Palazzo Civico. «Come si fa, come si fa ad andare a Tunisi?», ripete davanti alla sua casa di San Mauro Torinese. «Non abbiamo nessuna notizia di mia moglie - aggiunge - la speranza di riabbracciarla è grande, ma siamo preoccupati di questo silenzio...».



9 STRANIERI MORTI DALLA MSC SPLENDIDA Sono «nove, al momento» i passeggeri di Msc Splendida morti nell'assalto terroristico avvenuto ieri a Tunisi. Lo rende noto la compagnia: 12 sono i feriti e 6 i dispersi (due spagnoli, un belga, un inglese, un francese e un giapponese). Nessun italiano è coinvolto.



Msc fa sapere che, «secondo alcune fonti, sembrerebbe che le vittime siano tre giapponesi, due francesi, due spagnoli e due colombiani. I feriti sarebbero tre giapponesi, un sudafricano, un belga e sette francesi e sono in cura in diversi ospedali. Tutti questi passeggeri sono supportati da membri dell'unità di crisi di MSC Crociere che è stata immediatamente inviata a Tunisi». Durante la visita al museo del Bardo «alcuni ospiti erano stati presi in ostaggio», ricorda Msc.



ANCHE UNA DONNA BRITANNICA C'è anche una donna britannica tra le vittime dell'attentato terroristico di ieri a Tunisi: lo ha confermato il ministro degli Esteri di Londra Philip Hammond. La vittima, ha riferito Hammond, si chiama Sally Adey. «Il popolo tunisino - ha detto il ministro degli Esteri britannico - è giustamente orgoglioso della sua transizione democratica. Attacchi vili come quello a cui abbiamo assistito ieri non devono fermare quel processo. Ho espresso le mie condoglianze al primo ministro tunisino Habib Essid, assicurandogli che tutti siamo al fianco della Tunisia nella lotta al terrorismo».



TERRORISTA UCCISO ERA SPARITO DA TRE MESI Uno dei due terroristi rimasti uccisi nell'assalto al Parlamento tunisino e, quindi, al museo del Bardo, era scomparso da tre mesi dalla sua città e, stando a quando riferisce il sito Business News, s'era di recente messo in contatto con i suoi familiari utilizzando un cellulare con sim irachena. L'uomo, Hatem Khachnaoui, aveva 35 anni ed era originario di Kasserine. L'altro terrorista identificato si chiamava Yassine Laƒbidi, aveva 21 anni e risiedeva a cité Ibn Khaldoun.



Yassine Laabidi, uno dei due terroristi uccisi nell'attacco di ieri a Tunisi, era giò noto, segnalato e seguito e dai servizi dell'ordine. Lo ha detto il premier tunisino Habib Essid, aggiungendo che non è stata invece ancora identificata l'organizzazione terroristica cui apparteneva il commando. Lo riferisce Radio Mosaique.







TERRORISTI IN JEANS E SNEAKERS Indossavano abiti civili e sneakers di marca i due terroristi uccisi, dentro le sale del museo del Bardo, dalle forze di sicurezza tunisine. Il sito Business News pubblica le prime foto dei due terroristi, identificati per Hatem Khachnaoui e Yassine Laƒbidi. Nelle immagini i terroristi, crivellati di colpi, hanno ancora accanto i due fucili mitragliatori tipo Kalashnikov. I cadaveri si trovano vicino a pareti ad angolo che mostrano i segni di decine di proiettili che hanno scalfito i muri e che non hanno lasciato loro scampo.







LA FASCINOSA RIPARTE Costa Crociere conferma nella sua pagina Facebook che la nave Fascinosa ha lasciato il porto di Tunisi all'1,55 di questa notte. Al momento della partenza il comandante ha informato che il numero dei passeggeri che non hanno fatto ritorno alla nave e' sceso a 13. Dodici persone della Costa Care team e due dirigenti della sede centrale, viene detto, sono gia' operativi a Tunisi «per rimanere in contatto con le autorita' locali per assicurare l'assistenza necessaria. Altre tre perone del Costa Care team arriveranno a Tunisi stamattina» Costa Crociere ribadisce di essere «in stretto contatto con il ministro degli Affari Esteri, le autorita' locali di sicurezza, il comandante di Costa Fascinosa, e l'agente portuale locale per monitorare la situazione e seguire la sua evoluzione». La societa' armatoriale «esprime la propria vicinanza a tutte le persone coinvolte nei tragici eventi e alle loro famiglie».



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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Marzo 2015, 17:41
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