Parigi, accordo storico sul clima: ecco cosa prevede il testo

Parigi, accordo storico sul clima: ecco cosa prevede
«I Paesi sviluppati devono fornire risorse finanziarie per assistere i Paesi in via di sviluppo, sia nella mitigazione che nell'adattamento, in continuazione dei loro obblighi attuali». E' uno dei passaggi dell'accordo finale della Conferenza Onu sul Clima. Nessuno degli aggettivi proposti tra parentesi nella bozza precedente per definire le risorse - «nuove», «addizionali», «adeguate», «prevedibili», «accessibili», «sostenute» e «incrementali» - è stato mantenuto.

Nell'accordo è confermato l'impegno, contenuto nella bozza precedente, a «mantenere l'aumento medio della temperatura globale ben al di sotto di 2 gradi centigradi rispetto al livello pre-industriale, e portare avanti sforzi per limitare l'aumento a 1,5 gradi, riconoscendo che questo ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti del cambiamento climatico».

L'accordo prevede inoltre che le parti
«puntino a raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il più presto possibile», e di proseguire con «rapide riduzioni dopo quel momento« per arrivare a »un equilibrio tra le emissioni da attività umane e le rimozioni di gas serra nella seconda metà di questo secolo».
La formulazione non prevede più che si parli esplicitamente di
«neutralità carbonica» e, come nella bozza precedente, non contiene date o cifre definite.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2015, 13:38