La vittima, Jigisha Ghosh, lavorava come dirigente d'azienda e fu uccisa «in modo crudele ed inumano» dal gruppo prima dell'alba del 18 marzo 2009 nonostante avesse dato ai tre tutto quello che aveva: gioielli d'oro, cellulare e carta di credito.
#JigishaGhosh murder case: Convicts had left long trail of evidence https://t.co/tXMUxxknow pic.twitter.com/hDy3zgh9QJ
— New Indian Express (@NewIndianXpress) 23 agosto 2016
I giudici hanno condannato all'impiccagione due imputati perché «durante il processo non hanno mostrato alcuna forma di pentimento», mentre il terzo ha avuto un ergastolo per «la sua buona condotta in carcere che ha reso credibile una sua riabilitazione».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Agosto 2016, 11:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA