I 12mila islandesi che si sono offerti
di ospitare i rifugiati siriani nelle loro case
La petizione è stata lanciata domenica dalla professoressa Bryndis Bjorgvinsdottir. Si legge: "I rifugiati sono risorse umane, esperienza e competenze. I rifugiati sono i nostri futuri coniugi, migliori amici, anime gemelle, il batterista nella band di nostro figlio, il nostro prossimo collega, Miss Islanda 2022...persone che non diranno mai: la tua vita vale meno della mia".
In seguito allo slancio dimostrato da un gran numero di islandesi, lo stesso premier, Sigmund David Gunnlaugsson, ha dichiarato che prenderà in considerazione una revisione delle quote ospitalità.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2015, 15:54
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