I 12mila islandesi che si sono offerti
di ospitare i rifugiati siriani nelle loro case

I 12mila islandesi che si sono offerti di ospitare i rifugiati siriani nelle loro case
Il governo di Reykjavik si era offerto di contribuire al dramma dei migranti siriani accogliendo una quota di cinquanta persone. L'offerta è sembrata misera agli stessi islandesi, che si sono organizzati tramite una petizione su Facebook per accogliere i rifugiati nelle loro case. Al momento sono 12mila i cittadini che si dicono pronte ad ospitare in casa un siriano, offire assistenza, cibo, abiti e c'è anche chi è pronto a pagare per un biglietto aereo.



La petizione è stata lanciata domenica dalla professoressa Bryndis Bjorgvinsdottir. Si legge: "I rifugiati sono risorse umane, esperienza e competenze. I rifugiati sono i nostri futuri coniugi, migliori amici, anime gemelle, il batterista nella band di nostro figlio, il nostro prossimo collega, Miss Islanda 2022...persone che non diranno mai: la tua vita vale meno della mia".



In seguito allo slancio dimostrato da un gran numero di islandesi, lo stesso premier, Sigmund David Gunnlaugsson, ha dichiarato che prenderà in considerazione una revisione delle quote ospitalità.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Settembre 2015, 15:54
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