Isis, strage a Palmira: 400 civili uccisi,
la maggior parte sono donne e bambini

Isis, strage a Palmira: 400 civili uccisi, ​la maggior parte sono donne e bambini

di Paola Pastorini
MILANO - Un’altra strage in Siria, un altro giorno di sangue.





Almeno 400 civili, la maggior parte donne e bambini, sono stati uccisi dall’Isis a Palmira, la città siriana patrimonio dell’Unesco conquistata qualche giorno fa dagli jihadisti. A darne notizia è la tv statale siriana - un’informazione non confermata da fonti indipendenti - mentre l’agenzia di stampa locale Sana ha aggiunto che «i terroristi hanno mutilato i loro corpi, con il pretesto che collaborassero con il governo e non seguissero gli ordini».







Le esecuzioni sommarie di civili sono state confermate anche dal governatore della provincia di Homs, Talal Barazi, che ha parlato di «eccidi di massa commessi a Palmira», dicendo che Damasco a questo punto è pronta a dispiegare proprie truppe per preparare un contrattacco, ma non è chiaro quando. E un nuovo video shock - pubblicato dal gruppo di attivisti Syria Is Being Slaughtered Silently e ripreso dai media internazionali che ne hanno censurato le immagini cruente - i tagliagole del Califfo hanno mostrato un prigioniero legato a un palo e ucciso con un lanciagranate. Dalla Siria all’Iraq.



Secondo la Bbc online anche Baghdad starebbe pensando a una controffensiva dopo la caduta di Ramadi, che dista solo 110 km dalla capitale irachena. Dopo queste notizie, ieri, a margine delle celebrazioni della Grande Guerra, la ministra della Difesa Roberta Pinotti ha affermato che «l’Italia non si è tirata indietro sin dall’inizio e, se ci sarà bisogno di dare ancora una mano, ancora più forte, siamo pronti a deciderlo assieme al Parlamento».



Intanto sulla rivista propagandistica dell’Isis Dabiq, è comparsa l’ultima provocazione: «Michelle Obama è una prostituta». L’articolo attacca la first lady Usa e le dà persino un prezzo: «neanche un terzo di dinaro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Maggio 2015, 09:24