Spunta il diario del nipote di Hitler: "Si
vergognava della sue origini, fuggì in Usa" -Foto

Spunta il diario del nipote di Hitler: "Si vergognava della sue origini, fuggì in Usa"
BERLINO - Ecco una nuova testimonianza su Adolf Hitler: si tratta delle annotazioni contenuti nel diario di suo nipote, William Patrick Hitler, figlio del fratellastro del Fuhrer.



La traccia riaffiora negli Usa, dove un documentario televisivo affronterà questa storia, secondo quanto racconta oggi la tedesca Bild. «Si vergognano delle loro radici, hanno cambiato nome e paese», scrive il tabloid degli eredi dell'artefice dell'Olocausto. E fu il figlio del fratellastro Alois Junior, Willy, nato nel 1910 in Inghilterra, a raccontare in un diario la sua partecipazione al nazionalsocialismo. A 19 anni, Willy approdò in Germania per sostenere il partito nazionalsocialista, ma di lui la madre diceva: «Non c'è molta intesa con Adolf».



E fu lui stesso a scrivere il 5 gennaio 1935: «Non è colpa mia se sono ancora in questo luogo spaventoso». Dieci giorni più tardi aggiungeva: «Ho ricevuto una lettera da mamma. Sono disperato, non vedo via d'uscita». Nel 1939 Willy Hitler espatriò per raggiungere gli Usa dove combattè per la Marina. Cambiando anche il suo nome in Stuart Houston. Da una donna tedesca, continua la ricostruzione di Bild, ebbe quattro figli: Alex, oggi 64 anni, Louis, 62, e Brian, 48; l'ultimo, Howard, morì a 32 anni. «Gli ho chiesto spesso di quel periodo - racconta Alex -. La sua risposta era: a che scopo vuoi sapere? Non ti aiuterà».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Settembre 2014, 22:27
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