Datagate, gelo tra Germania e Usa:
Berlino espelle un agente della Cia

Datagate, gelo tra Germania e Usa: ​Berlino espelle un agente della Cia

di Valeria Arnaldi
ROMA - Via la Cia dalla Germania. O quasi. Il governo tedesco espeller un rappresentante dei servizi segreti americani operativo a Berlino.





Ad annunciarlo è stato ieri Clemens Binninger, presidente della Commissione del Bundestag addetta al controllo dei servizi segreti. Tensione nuovamente alta tra i due Paesi per gli “strascichi” del Datagate. Per Berlino la cooperazione rimane «indispensabile» ma – si legge nella nota diffusa dalla Commissione - «per questo sono necessarie la fiducia reciproca e la schiettezza. Il governo federale (tedesco) continua a essere disponibile e si aspetta lo stesso anche dai partner più stretti».



Dura la cancelliera Angela Merkel che, interrogata sullo scandalo, ha commentato: «Vedo una differenza di principi molto grande rispetto ai compiti dei servizi segreti dopo la guerra fredda».



Ancora più forte il commento del ministro delle Finanze Wolfang Schaeuble, che ha sottolineato come la collaborazione con Washington non possa significare «che gli americani possano dare lavoro a gente di terza classe da noi. Questo è così stolto che su questa stupidità si può solo piangere».



«Siamo in contatto con la Germania a vari livelli, da quello diplomatico a quello investigativo e dell'intelligence – assicura il portavoce della Casa Bianca John Earnest - Ma adesso ogni altro commento metterebbe a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e quella del personale Usa». Nessun nuovo contatto, per ora, tra Obama e la cancelliera.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Luglio 2014, 09:58
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