Corea del Nord, lanciato un altro missile:
ira a Tokyo, Washington e Seul

Corea del Nord, lanciato un altro missile: ira a Tokyo, Washington e Seul
Secondo fonti militari statunitensi e sudcoreane, la Corea del Nord avrebbe eseguito un secondo lancio di missile a medio raggio Musudan, ma almeno uno dei due test missilistici di oggi sarebbe fallito.

Il primo lancio sarebbe avvenuto alle 5:58 ora locale, ha confermato il comando militare della Corea del Sud, e dalle prime indicazioni sembrerebbe che il missile si sia disintegrato nel mare del Giappone: una tesi confermata dal Pentagono. Un secondo lancio si sarebbe verificato a distanza di due ore dal primo tentativo. Il missile Musudan ha una gittata tra i 2.500 e i 4.000 km ed è in grado di raggiungere la Corea del Sud e il Giappone, ma anche basi militari statunitensi nel Pacifico, fino all'isola di Guam.

PROTESTE DEL GIAPPONE Il Giappone ha espresso una protesta formale dopo i lanci di missili da parte della Corea del Nord, di cui almeno uno sarebbe fallito: il premier Shinzo Abe ha detto che i tentativi del regime di Pyongyang «non possono essere più tollerati».
Parlando ai giornalisti, il ministro della Difesa Gen Nakatani ha manifestato profondo rincrescimento e ribadito che i lanci, oltre a violare le risoluzioni delle Nazioni Unite, rappresentano «un atto provocatorio». Il Giappone già da lunedì aveva segnalato delle operazioni attorno alla base di Wonsan, nella costa orientale del Paese comunista, e aveva dato ordine alle forze di auto difesa di neutralizzare eventuali minacce di missili balistici sul proprio territorio.

CONDANNA DEGLI USA Gli Usa condannano «con forza» i test missilistici nordcoreani di oggi e dei mesi scorsi, fatti «in esplicita violazione» delle risoluzioni Onu: lo afferma John Kirby, portavoce del Dipartimento di Stato americano. Sono «provocazioni», si legge in una nota, che rafforzano l'impegno della comunità internazionale a risolvere la questione delle «attività proibite» di Pyongyang, anche con l'ulteriore stretta delle esistenti sanzioni del Consiglio di Sicurezza. «Vogliamo sollevare le nostre preoccupazioni all'Onu e consolidare l'impegno internazionale per avere la Corea del Nord responsabile di queste provocazioni», ha aggiunto Kirby, secondo cui gli Usa ribadiscono la volontà di difendere gli alleati, Corea del Sud e Giappone inclusi, di fronte alla portata di «queste minacce. Siamo pronti a difendere noi e i nostri alleati da qualsiasi attacco e provocazione».

SEUL: "OGGI UN PARZIALE SUCCESSO" Dei due missili Musudan a media gittata testati oggi dalla Corea del Nord, il secondo ha avuto un «parziale successo», in base alle valutazioni del Comando militare congiunto sudcoreano. Il primo, lanciato alle 5:58 locali (le 22:58 di ieri in Italia), è stato un flop (sarebbe esploso dopo 150 km), mentre il secondo, due ore dopo, avrebbe coperto 400 km avvicinandosi a quota 500, soglia per poter affermare la riuscita di un missile a media gittata. «I militari di Suel e Usa stanno ancora effettuando analisi sull'intera vicenda», ha affermato una fonte di Seul all'agenzia Yonhap, secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong-un avrebbe assistito di persona al doppio lancio. Con quelli di oggi, sono sei i test effettuati dal 15 aprile, giorno del compleanno del fondatore della Corea del Nord Kim Il-sung, di cui solo uno con parziale successo. I Musudan, sviluppati sugli SS-N-6 di fabbricazione sovietica, avrebbero una gittata fino a 4.000 km, ma continuano a essere un'incognita per l'intelligence di Usa e Corea del Sud.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Giugno 2016, 08:22
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