Bankitalia, fiducia e speranza: "Pil superiore
alle attese, ora servono altre riforme"

Bankitalia, fiducia e speranza: "Pil superiore ​alle attese, ora servono altre riforme"

di Mario Fabbroni
ROMA - Non suonano dolci come le parole di Barack Obama, ma anche quelle del vicedirettore generale della Banca d'Italia, Fabio Panetta, accendono una fiammella di speranza.





Il presidente Usa, pochi giorni fa, aveva infatti annunciato ufficialmente l'uscita degli States dalla crisi economica, mentre il numero due della banca centrale di via Nazionale si limita ad offrire un quadro a tinte meno fosche. Soprattutto grazie a due fattori: l'effetto domino voluto da Mario Draghi alla Bce (con il programmato e massiccio acquisto di titoli di Stato in grado di finanziare il debito) e il netto calo del cambio dell'Euro nei confronti del dollaro. Così La crescita dell'economia italiana nei prossimi mesi «sarà significativamente superiore» alle stime formulate dalla Banca d'Italia «prima del Qe», ha detto Panetta. Finora nel bollettino le proiezioni indicavano un'espansione del Pil dello 0,4% nel 2015 e dell'1,2% nel 2016.



Ma il vicepresidente di Bankitalia avverte: «Le misure espansive della Bce sono volte a riportare l'inflazione in linea con l'obiettivo di stabilità dei prezzi. Se accompagnate da progressi nel processo di riforma economica e istituzionale, sia nel nostro Paese che nell'area dell'euro, contribuiranno in misura significativa al rilancio dell'economia reale». Perchè la vita di tutti i giorni dice ancora che «una piccola impresa italiana su sei non riceve tutto il credito che chiede» alle banche. «In qualche caso per buoni motivi, in molti altri per l'attitudine delle banche di fronte al rischio di credito. Invece bisogna ampliare le risorse a disposizione».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Gennaio 2015, 09:21
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