I primi sette indagati si sono visti confermare la cella, al termine dell'udienza dinanzi al Riesame. E questa mattina, si torna in aula per un altro gruppo di soggetti finiti sotto inchiesta. Regge l'inchiesta culminata quindici giorni fa negli arresti dei promotori di una organizzazione dedita alla gestione dei droni. Sotto i riflettori quelli del clan Esposito di Bagnoli, che avrebbero trovato un metodo per modificare i droni e per trasportare droga e, in alcuni casi, anche armi nelle carceri di mezza Italia. Inchiesta che si è arricchita del racconto di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui Salvatore Giuliano, che ha fatto riferimento anche al trucco della scopa: messa fuori alle grate, con un panno esterno, a mo' di bandiera, riusciva ad attirare l'attenzione del dronista per l'atterraggio finale.
Resta ancora in attesa di definizione la posizione del detenuto napoletano Alessio Peluso, ritenuto responsabile di un triplice tentato omicidio, consumato in un carcere laziale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Aprile 2024, 10:33
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