Pozzuoli, cancellata dal Covid la notte del mercato del pesce

Effetto Covid, cancellata la notte del mercato del pesce

di Pasquale Guardascione

Il Covid-19 ferma una tradizione che dura da oltre un secolo. Quella delle 48 ore no-stop del mercato ittico al dettaglio di Pozzuoli, che alzava le saracinesche la mattina presto del 23 dicembre e le abbassava a poche ore dal cenone della Vigilia. Una tappa obbligata nelle festività natalizie per migliaia di persone, in arrivo da tutta la Campania e addirittura dal Basso Lazio e dal Molise. La pandemia non ha risparmiato nemmeno quest’usanza. Il mercato ittico, infatti, quest’anno sarà aperto il 22 e il 23 dicembre dalle 5 alle 21, mentre il giorno della vigilia di Natale resterà aperto dalle 5 alle 18. «Siamo pescatori da cinquant’anni, ma non mi era mai capitata una cosa del genere», dice Nicola D’Isanto, operatore storico. «Per noi è un danno economico enorme ma sarà anche molto triste la città, che nel corso della notte dell’antivigilia ha sempre accolto tanta gente che veniva a curiosare tra i banchi del pesce ma anche a farsi una passeggiata nelle strade illuminate del centro storico. Quella di andare a Pozzuoli per comprare il pesce e i frutti di mare per il grande cenone della vigilia di Natale è un’abitudine molto radicata tra le famiglie non solo residenti a Napoli e provincia ma provenienti dal resto della Campania e dalla regioni vicine. Il pesce viene sistemato sui banchi, freschissimo, a volte ancora vivo. «È uno dei luoghi in cui l’essenza di Pozzuoli si respira a pieni polmoni», dicono Luca e Federica, due coniugi di Caserta che ieri mattina hanno deciso di anticipare il loro appuntamento fisso al mercato: «Il fascino dell’andirivieni della notte dell’anti-vigilia è particolare, cancella anche i fastidiosi odori del pesce, che qui è sempre di ottima qualità». 



Niente andirivieni e niente caos quest’anno: la vendita avviene nel massimo rispetto del Dpcm antiCovid, con tutti i pescatori che indossano la mascherina e che hanno messo a disposizione dei propri clienti gel igienizzante e guanti, mentre la sanificazione viene effettuata ogni giorno senza sosta da parte degli operatori del Comune di Pozzuoli. «I pescatori di Pozzuoli prima di essere dei commercianti sono dei padri di famiglia e hanno posto alla base della vendita al dettaglio la sicurezza per loro e per i clienti», spiega Aldo Marcellini, responsabile per l’area flegrea di Unimpresa Campania: «Ognuno di loro si è dotato dei dispositivi di protezione individuale e nel corso delle ultime riunioni hanno ribadito che si assumeranno la responsabilità di evitare assembramenti.

Negli incontri con le istituzioni e i sindacati di categoria - continua Marcellini - avevano avanzato la proposta di essere aperti dalle 5 del mattino fino alle 21, un’ora prima del coprifuoco previsto dal Dpcm, e sono stati accontentati dall’amministrazione comunale. Certo si perde il fascino della storica nottata dell’antivigilia, ma non c’è alternativa. Ma ci rifaremo, anzi, gli operatori hanno detto che appena questa pandemia finirà organizzeranno una vendita notturna, una Notte Bianca in un altro periodo dell’anno». 

 


Il mercato ittico rimane un vero e proprio luogo di culto non solo per i professionisti della cucina ma anche per i semplici curiosi nelle festività natalizie. Tanti gli stand allestiti dai pescatori dove si respira un connubio di colori e freschezza. In bella mostra da domani mattina le tante “spaselle” di orate, spigole, cocci, cernie, salmoni, calamari, polpi e frutti di mare, con opportunità per tutte le tasche. Si va dai 35 euro per un astice di prima qualità ai 7 euro per un’orata importata dalla Grecia fino ai 15 euro per un misto di frittura. Poi c’è il re della tavola di Natale, il capitone, per il quale bisogna spendere intorno ai 20 euro. «Se si compra a un prezzo inferiore - dice Antonio, un pescatore - è il gorgo: è un’altra cosa, ha un muso meno a punta e soprattutto non ha nessun sapore».
 


Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Dicembre 2020, 12:03
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