Raimondo Caputo
Antonio Giglio era, come è noto, figlio di Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, arrestato con l'accusa di avere ripetutamente violentato e ucciso Fortuna. Antonio è morto a 4 anni il 27 aprile 2013, a causa dei gravissimi traumi riportati cadendo al suolo da una finestra dell'abitazione della nonna, madre di Marianna Fabozzi, al settimo piano dello stesso edificio nel quale viveva la famiglia di Fortuna.
«Castrazione chimica e nessuna pietà per i crimini sui bambini - conclude l'avvocato Pisani- Non immaginavo potesse esistere tale inferno dei bambini e che esistesse così vicino a dove viviamo noi. Stavolta ho visto e sentito troppa violenza e troppi orrori, purtroppo la sentenza arriverà tra tanti anni. Ma non voglio tacere e costringerò lo Stato a guardare e sentire». Pisani promette di raccontare tutto «in un libro, sperando almeno di poter salvare altre vittime innocenti da destini già scritti e da tanti orchi ancora in giro».
Intanto il direttore del carcere di Poggioreale, Antonio Fullone, in merito all'aggressione nel penitenziario di Raimondo Caputo, l'uomo accusato di aver violentato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo, chiarisce che «Caputo è stato colpito con un pugno al volto da uno dei suoi compagni di cella: il vertice della struttura spiega che Caputo si trovava in una cella al piano dedicato ai detenuti per reati sessuali, mentre ora è stato trasferito in una cella singola in un'altra zona del carcere.
L'attenzione - conclude Fullone - è ora alta a Poggioreale in caso di visite da parte dei familiari del detenuto visto il timore di possibili ritorsioni anche nei loro confronti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Maggio 2016, 08:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA