Ucraina, l’ira di Zelensky contro gli alleati: «Difendano Kiev come Israele»

Il presidente ucraino preme per gli aiuti, si muove Pechino. Xi a Scholz: ecco i quattro principi per la pace

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di Raffaella Troili

Una guerra di serie B, apparentemente, in queste ore. Mentre continuano gli attacchi della Russia con droni e missili sul territorio ucraino, la difesa americana dei cieli israeliani suscita l’invidia e l’ira del presidente Volodymyr Zelensky. Che critica gli alleati, paragonando l'efficienza della contraerea in difesa di Israele con la carenza di missili a Kiev: «È davvero una dimostrazione di ciò che sono gli alleati, non sulla carta, ma nel cielo». Zelensky sottolinea che l'Ucraina difende i cieli da sola e torna a chiedere sostegni: «Senza gli aiuti del Congresso americano le truppe ucraine non avranno alcuna possibilità di vincere», riferendosi ai 60 miliardi di dollari bloccati al Congresso. «Bisogna essere molto più forti del nemico. Oggi il nostro rapporto di proiettili d'artiglieria è di 1 a 10. Riusciremo a resistere? No. In ogni caso, con questi numeri, ci respingeranno ogni giorno. Per difendere il 100% di ciò che è sotto il nostro controllo, dovremmo salire da 1 ad un numero paragonabile, 10-10». Nel frattempo, continuano i combattimenti nell’Est. «La Russia lancia regolarmente droni e missili, come ha fatto l’Iran contro Israele. L’Ucraina sta lottando per fermare la morte e la distruzione».

Anche il Wall Street Journal riporta la frustrazione del presidente, per la massiccia difesa messa in campo dagli Usa per difendere Israele dall’attacco iraniano: da 2 anni le città ucraine sono sotto il fuoco dei missili russi e dei droni carichi di esplosivo dello stesso tipo usato dall'Iran. Nell’attesa, il presidente ucraino ha convertito in legge il controverso disegno di legge sulla mobilitazione approvato nei giorni scorsi dal Parlamento di Kiev e volto ad aumentare il numero dei soldati da inviare al fronte: si stima che saranno centinaia di migliaia i rinforzi, per lo più uomini di 25-26 anni, idonei a essere arruolati per la prima volta. L’Ucraina è in affanno, al punto che il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che le autorità ucraine potrebbero usare la tregua olimpica nei combattimenti proposta dal presidente francese Macron per riorganizzarsi militarmente.

LE MOSSE USA

Lo speaker della Camera Mike Johnson e i leader repubblicani hanno preparato un piano per mettere ai voti gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan, tenendoli separati.

Johnson ha comunicato che intende far approvare in questa settimana tre distinte proposte di legge per sbloccare gli aiuti agli alleati in difficoltà: uno “spezzatino” del pacchetto da 95 miliardi di dollari già approvato dal Senato due mesi fa, ma più o meno con le stesse cifre, in particolare i 60 miliardi per Kiev e i 14 per lo Stato ebraico. Il deputato della Louisiana ha parlato anche con Biden, per informarlo dei suoi piani. La mossa di Johnson potrebbe però dare corpo alla minaccia che pende sulla sua presidenza. La deputata Marjorie Taylor Greene, del gruppo filotrumpiano Maga, ha già presentato una mozione di sfiducia e potrebbe metterla ai voti per sottrarre a Johnson la leadership. «La Russia non si fermerà all'Ucraina», il monito del presidente Usa Joe Biden per convincere il Congresso.

L’INCONTRO

E durante il vertice in corso a Pechino tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e Xi Jinping, la tv cinese ha fatto sapere che Xi ha presentato quattro principi per la pace in Ucraina: dare priorità al mantenimento di pace e stabilità rispetto a «guadagni egoistici»; raffreddamento della situazione evitando di aggiungere benzina sul fuoco; creazione di condizioni per ripristinare la pace e lo stop all'inasprimento delle tensioni. Infine, la riduzione ulteriore «dell'impatto negativo sull'economia mondiale». Sulla stessa linea Scholz: «Ho chiesto a Xi di fare pressioni su Putin per la fine della guerra, la parola della Cina ha un peso in Russia». E annuncia di aver concordato di sostenere la conferenza di pace promossa dalla Svizzera sull'Ucraina.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Aprile 2024, 07:00
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