Mamme tedesche emettono fattura, chiedono 8 mila euro al Governo per il lavoro domestico in lockdown
È questo il quadro preoccupante che emerge dall'analisi di Save the Children 'Le Equilibriste: la maternità in Italia 2020' diffuso oggi, dal quale emerge chiaramente che la condizione delle madri in Italia non riesce a superare alcuni gap, come quello molto gravoso del carico di cura, che costringe molte di loro ad una scelta netta tra attività lavorativa e vita familiare. Una situazione già critica che è ulteriormente peggiorata con l'emergenza Covid-19, specie per i 3 milioni di lavoratrici con almeno un figlio piccolo (con meno di 15 anni), circa il 30% delle occupate totali (9 mln 872 mila). Secondo un'analisi elaborata da Save the Children sui questionari somministrati dall'Associazione Orlando a quasi 1000 mamme, sul fronte lavorativo, le mamme nell'ultimo periodo sono sempre più 'equilibristè: nonostante quasi la metà di quelle intervistate (44,4%) stia proseguendo la propria attività lavorativa in modalità agile, tra queste, solo il 25,3% ha a disposizione una stanza separata dai figli e compagni/e/mariti dove poter lavorare, mentre quasi la metà (42,8%) è costretta a condividere lo spazio di lavoro con i familiari.
In questo periodo, per 3 mamme su 4 tra quelle intervistate (74,1%) il carico di lavoro domestico è aumentato, sia per l'accudimento di figli/e, anziani/e in casa, persone non autosufficienti, sia per le attività quotidiane di lavoro casalingo (spesa, preparazione pasti, pulizie di casa, lavatrici, stirare).
Tra quelle che hanno dichiarato un aumento del carico domestico, il 43,9% dichiara un forte aumento, mentre il 30,2% lo considera aumentato di poco. All'interno dei nuclei familiari, comunque, le mamme continuano ad avere netta la sensazione che tutto «pesi sulle loro spalle»: solo per una mamma su cinque la situazione di emergenza ha rappresentato un'occasione per riequilibrare la ripartizione del lavoro di cura e domestico con le altre persone che vivono insieme a lei (19,5%). Le misure introdotte in marzo con il decreto 'Cura Italià e rinnovate con il Decreto Rilancio, di cui oggi inizia la discussione in Commissione Bilancio alla Camera, inoltre, hanno riguardato una platea alquanto ridotta di genitori lavoratori: dagli ultimi dati disponibili solo 242 mila lavoratori e lavoratrici hanno fatto domanda per il congedo previsto per genitori.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Maggio 2020, 13:19
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