Non si tratta ovviamente di stipendiare una calciatrice della prima squadra femminile come uno della prima squadra maschile a un calciatore, ma la novità rappresenta un passaggio epocale. Un passo decisivo verso il professionismo, uno dei grandi temi del Mondiale svoltosi in Francia tra giugno e luglio, il più seguito di sempre, al quale la norvegese Ada Hegerberg, l’ultima vincitrice del Pallone d’Oro, non aveva partecipato proprio per protestare contro la disparità di trattamento.
Uomini e donne al momento non guadagneranno le stesse cifre, ma questa svolta mette le basi perché un giorno l’uguaglianza possa essere anche economica. «Con questo accordo collettivo possiamo fare un altro passo in avanti verso il professionismo - ha commentato Daphne Koster, responsabile della sezione femminile dell’Ajax - Spero che altri club seguano il nostro esempio.
Finora potevamo firmare soltanto contratti della durata massima di due anni e una tesserata poteva andarsene anche a metà stagione. Questo accordo cambia completamente le cose».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Luglio 2019, 09:49
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