Paola Giorgi: «Ecco la mia Diana, fragile eroina della tragedia greca

Paola Giorgi: «Ecco la mia Diana, fragile eroina della tragedia greca

di Ferruccio Gattuso

Venticinque anni fa in una galleria a Parigi moriva in un incidente stradale Lady Diana Spencer, e ancora oggi quel volto e quella voce hanno il potere di ipnotizzarci. La “Principessa del Popolo”, come fu chiamata, è la protagonista dello spettacolo che l’attrice marchigiana Paola Giorgi porta in scena questa sera nel cartellone di “Menotti in Sormani”, nella Corte d’Onore della Biblioteca Sormani.

“D la principessa Diana e la palpebra di Dio”, scritto da Cesare Catà, è un memoriale post mortem nel quale la stessa Diana ripercorre la propria vita, con i suoi amori e dolori, vittorie e delusioni, in un immaginario dialogo con persone che hanno intrecciato la sua vita, a cominciare dai figli. «Ho lavorato cinque anni a questo testo insieme al filosofo Cesare Catà - spiega Paola Giorgi - può sembrare un periodo troppo lungo, ma volevo evitare con cura ogni banalizzazione. La mia passione per Diana nasce molto tempo fa, mi ha sempre affascinato la sua dimensione eroica in senso classico, e non a caso l’autore ci porta in un territorio dove fioriscono analogie tra Lady D e eroine delle tragedie greche come Antigone, Medea, Arianna, Artemide.

La sua è una storia di ribellione a un ruolo precostituito».

In scena un tappeto che evoca una porta che collega Diana con il mondo dei vivi: «È quella la palpebra di Dio del titolo» spiega Giorgi. Un tema evocato è inoltre quello del disturbo alimentare di Diana: «Lei era bulimica - spiega l’attrice - io per dieci anni ho avuto problemi di anoressia, conosco quell’esperienza che nasce dall’ossessione del controllo. Diana vedeva sfuggire il controllo della sua vita». Un paragone evidente è anche quello con un altro personaggio iconico femminile, morto sempre ad agosto ma di sessant’anni fa: Marilyn Monroe. Non a caso la popstar Elton John dedicò a entrambe le donne la canzone “Candle In The Wind”: «E non a caso uno dei miei prossimi monologhi sarà proprio su Marilyn - conclude Paola Giorgi - anche lei donna sensibile, usa a frequentare uomini di alto profilo, intellettuali come Arthur Miller e potenti come i Kennedy».

DOVE, COME, QUANDO. Biblioteca Sormani, corso Porta Vittoria 6, stasera ore 19,30, biglietto 11,50 euro


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Luglio 2022, 06:00
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