Variante indiana, allerta a Latina per i contagi tra i braccianti: sotto osservazione casi tra lavoratori Sikh

Variante indiana, allerta a Latina per i contagi tra i braccianti: sotto osservazione casi tra lavoratori Sikh

di Laura Pesino

Preoccupa in provincia di Latina la situazione dei contagi fra gli indiani che lavorano nelle campagne. Da circa un mese la comunità indiana è sotto osservazione, con screening che vengono effettuati dalla Asl direttamente nelle aziende agricole del territorio e controlli a tappeto finalizzate alla verifica del rispetto delle quarantene.

«Ci sono stati diversi casi nella comunità che stiamo seguendo, abbiamo promosso test nelle aziende agricole e c'è una collaborazione, con un tavolo di lavoro, con il prefetto e i vari comuni coinvolti», rassicura la direttrice generale della Asl pontina Silvia Cavalli sottolineando all’Adnkronos Salute l’impegno dell’azienda sanitaria.  «La popolazione Sikh – ha aggiunto - ha aspetti peculiari di sovraffollamento abitativo che acutizzano la diffusione del virus e stiamo lavorando per intervenire con una gestione attiva grazie al Dipartimento di Prevenzione».

Balzo dei positivi, allarme tra gli indiani

Secondo i dati aggiornati ad oggi, sul totale dei positivi in provincia si contano 262 cittadini indiani e 36 minori anche in età scolare. La situazione è sotto stretta osservazione da parte di tutte le istituzioni. La prefettura ha riunito nei giorni scorsi Asl e sindaci dei comuni interessati, primo fra tutti Sabaudia ma anche Latina, San Felice Circeo, Terracina, Pontinia, Aprilia e Fondi.

Ed è tornata a incontrare oggi i vertici Asl per fare di nuovo il punto della situazione dopo l’ordinanza del ministro Speranza che, oltre a bloccare i voli, impone la quarantena obbligatoria per chiunque sia rientrato dall’India negli ultimi 14 giorni.

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Da un incontro con il capo della comunità religiosa indiana è emerso che gli arrivi sul territorio sono stati moltissimi e il grande lavoro, condotto dalla Asl e dalle forze dell’ordine, sarà ora rintracciare tutte le persone già arrivate e verificare che rispettino le restrizioni e l’isolamento. E’ una goccia nel mare. Tra le ipotesi in campo c’è quella di individuare una o più strutture covid da utilizzare per la quarantena, ma anche di avviare vaccinazioni direttamente nelle aziende non appena ci sarà disponibilità di vaccini.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Aprile 2021, 15:54
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