Morta con la Vespa, chi era la baby star Vittoria De Paoli. Il papà: «Voglio morire anch'io»
Ora le indagini cercheranno di stabilire cosa è successo, ricostruendo lo schianto mortale da tutte le angolazioni possibili. Sulla dinamica c’è poco da dire: la Vespa di A.S. è andata dritta, senza frenare, schiantandosi contro un lampione. Restano da accertare le cause della fatale perdita di controllo del mezzo, compito che spetterà ai carabinieri che hanno eseguito i rilievi sul posto fino all’alba. Fondamentali saranno le testimonianze degli amici che hanno assistito all’incidente e alla morte di Vittoria De Paoli e del gruppo più ampio che, pochi minuti dopo, ha raggiunto in massa in luogo della tragedia chiamato dai superstiti. Lo scooter si trova ora in un’autorimessa a Moriago, sotto sequestro: anche le analisi sul mezzo potranno contribuire a ricostruire l’accaduto e il motivo per il quale i giovani viaggiassero senza casco. A ieri non erano state formalizzate accuse con rilevanza penale.
In scooter con l'amico, cade e batte la testa: 15enne muore nel Napoletano. Era senza casco
Vittoria, cosa è successo
Sabato sera Vittoria era arrivata a Farra accompagnata dai genitori Moreno e Paola Salvador per partecipare a una festa organizzata da amici. Sarebbero tornati a prenderla a mezzanotte. Alle 22.45 invece un boato ha squarciato il silenzio. All’incrocio tra via Rialto, via Cal Nova e via Borgata Grotta, dove si dipartono le strade verso le vigne, uno scooter è piombato con violenza su un palo della luce e una ringhiera. Il mezzo, una Vespa Piaggio 125, proveniva da via Rialto ed era diretto in via Cal Nova, perciò avrebbe dovuto affrontare una leggera svolta a destra. Esattamente dal lato opposto è invece andato a infilarsi, come avesse allargato troppo la curva. Sull’asfalto nessun accenno di frenata, ma i corpi esanimi di due ragazzi. Hanno appena trent’anni in due: sono Vittoria, 14 anni di Maser, e un amico di Valdobbiadene, A.S. 17 anni ancora da compiere. Alla guida della Vespa c’era il ragazzo, che a bordo di quello scooter di proprietà del padre si muoveva abitualmente e che aveva usato per raggiungere la festa. Sul sellino posteriore, stretta a lui, Vittoria. Nessuno dei due aveva il casco. E non lo indossavano nemmeno i due amici che a quel tremendo incidente hanno assistito in prima persona. Quattro erano infatti i ragazzi che si erano allontanati dalla festa. I due maschi avevano inforcato i rispettivi scooter e caricato le ragazze. In questo, nessuna violazione: compiuti i 16 anni è possibile guidare motocicli con cilindrata fino a 125 cc e, dal 2015, anche trasportare un passeggero (a patto che il mezzo sia omologato).Vittoria, il luogo della tragedia
Vittoria si è alzata e ha parlato
A trovarli pochi istanti dopo sono stati alcuni residenti, richiamati dal fragore, che hanno prestato loro i primi soccorsi e chiamato il 118. Nei confronti di Vittoria e del 16enne sono state praticate le manovre di rianimazione e, una volta stabilizzati, sono stati e trasferiti rispettivamente al Ca’ Foncello di Treviso e all’ospedale di Conegliano. Fin da subito le loro condizioni sono parse gravissime. Il ragazzo per l’intera durata delle operazioni è rimasto incosciente. Aveva una gamba rotta e respirava a fatica, mentre Vittoria dopo i primi minuti priva di sensi si è parzialmente ripresa tanto da mettersi a sedere contro la ringhiera e da scambiare qualche parola. Aveva riportato pesanti ferite al viso e al collo, ma tra i due è stato inizialmente il giovane amico a far temere maggiormente per la sua vita. Invece, due ore dopo, il cuore della 14enne ha smesso di battere. All’1.10 il tragico verdetto: Vittoria è morta.Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Giugno 2020, 13:21
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