Occhi aperti negli impianti sciistici in tutta Italia e anche nel Lazio contro i "furbetti dello sci": quelli che, per bypassare le disposizioni anti-Covid, pur di sciare sono disposti a spacciarsi per atleti. La Fisi, la Federazione italiana sport invernali sta monitorando il fenomeno con le varie sedi regionali per cercare di evitare che proprio i furbetti possano entrare negli impianti in barba alle norme che permettono ai soli agonisti di andare sulle piste.
Posti sotto attenzione, dunque, anche i diversi i comprensori sciistici laziali. Tra questi, Campo Stella a Leonessa (Rieti), il Terminillo, per poi passare a Campo Catino e Campo Staffi, in Ciociaria, fino al Monte Livata, l'unico impianto sciistico in Provincia di Roma.
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La stretta
Dalla Fisi sottolineano come un conto sia l'attività sportiva agonistica e un altro è la condizione di chi fa sci come "turismo sulla neve".
In Italia quella del mondo agonistico dello sci può contare su una rete ben articolata: sono 1.100 gli sci club di tutto lo stivale.
"Non esiste che un qualunque appassionato o addirittura un principiante possa andare a sciare semplicemente facendo la tessera Fisi - ha scritto in una lettera il presidente della Federazione, Flavio Roda - La Fisi è la prima a condannare questo genere di atteggiamenti, dettati probabilmente da troppa faciloneria, che non rientrano nelle direttive federali".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2020, 12:53
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