«Tiburtina Valley, mobilità e strutture: ecco come rilanciare il polo tecnologico»

L'area tech della Capitale in un libro bianco

«Tiburtina Valley, mobilità e strutture: ecco come rilanciare il polo tecnologico»

di Emiliano Pretto

È tempo di rilanciare la Tiburtina Valley, l’area industriale di Roma votata all’aerospazio e l’alta tecnologia. In che modo? Portando i binari delle vicine linee ferroviarie alle porte del distretto industriale, finendo in fretta il raddoppio della via Tiburtina, risolvendo il collo di bottiglia tra il Gra e la zona industriale e ripensando totalmente il piano mobilità della zona con navette collegate con la vicina stazione di Salone. A suggerirlo è un documento, il Libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Lazio, presentato ieri alla Camera di Commercio. Un dossier pensato proprio allo scopo di ricordare al Comune di Roma e alla Regione Lazio le infrastrutture viarie e su ferro indispensabili allo sviluppo economico delle zone industriali della Capitale, a partire proprio dalla Tiburtina Valley e dal vicino Centro agroalimentare di Roma.


Una cosa è certa: la zona della Tiburtina Valley, forte della presenza di aziende come Leonardo, Thales-Alenia, Aruba, che nella zona sta per concludere il cantiere del suo gigantesco hyper cloud data center, del Tecnopolo Tiburtino, degli studios della Titanus e di decine di start up, secondo gli autori del dossier avrebbe «un potenziale immenso», che però è strozzato dalla «mancanza di una visione a lungo termine e da servizi di trasporto pubblico carenti». Se ben sviluppata potrebbe rilanciare Roma nell’Olimpo delle città internazionali ad alto potenziale tecnologico. «Bisogna rafforzare il trasporto e servono cose semplici per non disperdere questo potenziale- ha ricordato il presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti, il miglioramento delle strade e infrastrutture tecnologiche come la banda larga o il 5g. C’è poi il problema della riqualificazione degli insediamenti produttivi. Penso ai tetti dei capannoni che potrebbero essere usati per produrre energia fotovoltaica».
Tra le altre azioni suggerite nel dossier per altre zone di Roma vengono poi suggeriti il raddoppio della Cassia, della Salaria e della Roma Pescara, la chiusura dell’anello ferroviario, la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e la conclusione del collegamento stradale umbro-laziale.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Luglio 2023, 19:35
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