Morto pediatra Pierluigi Cecchi dopo 4 mesi di lotta contro il Covid: 15 giorni fa si era negativizzato
LEGGI ANCHE Covid 19, esperti chiedono test del vaccino con il virus a volontari
A fine marzo il dottor Cecchi era stato portato immediatamente all'ospedale Infermi dopo essere stato colpito da una febbre altissima, risultata poi essere bronchite interstiziale, tipica di un'infezione da Covid. La conferma è arrivata poco dopo il tampone. Da lì inizia un calvario lungo quattro mesi. Undici giorni di cure ospedaliere, poi le dimissioni. Ma il perido a casa, assistito anche dalla moglie, la pediatra Rosalba Rondinelli, dura poco. Le sue condizioni delle sue vie respiratorie tornano ad aggravavarsi e Cecchi è costretto a un nuovo ricovero, che durerà due mesi.
LEGGI ANCHE I medici di famiglia sentinelle anti-Covid: «Test sierologici rapidi in ambulantorio da settembre»
Per undici giorni il pediatra era stato sottoposto alle cure ospedaliere. Poi è stato dimesso. Dopo un breve periodo a casa insieme alla moglie Rosalba Rondinelli, anche lei pediatra, si riammala nuovamente con gravi difficoltà respiratorie che questa volta gli compromettono l'uso di entrambi i polmoni. Rimarrà ricoverato in rianimazione all'Infermi per altri due mesi.
Pierluigi Cecchi aveva iniziato la sua carriera a Rimini ma per aiutare i bambini aveva girato in tutto il mondo, dall'Africa alla Cina. Proprio in Africa conosce la moglie, anche lei impegnata nella cura dei più bisognosi. Dal 1996 al 1999 insieme alla moglia si reca in Vietam per un progetto di cooperazione con l’ospedale di Bac Giang con la ong Gvc di Bologna. Dal 200 al 2019 i due pediatri hanno vissuto a Pechino, in Cina, per poi tornare in Italia a Riccione, nel giugno 2019. L’ultimo saluto a Pierluigi Cecchi si è tenuto sabato mattina alla chiesa del cimitero di Rimini.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Luglio 2020, 11:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA