Preso Nazim, detenuto evaso a Milano: «Catturato grazie a una leggerezza». Era a Ginevra, si cercano i complici

E' stato fermato a Ginevra. Ne dà notizia con un post su facebook il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari

Preso Nazim, detenuto evaso a Milano: «Catturato grazie a una leggerezza». Era a Ginevra, si cercano i complici

di Redazione web

È stato catturato il detenuto palestinese, Mordjane Nazim, evaso il 21 settembre scorso dall'ospedale San Paolo di Milano. L'arresto è avvenuto a Ginevra. Ne dà notizia con un post su facebook il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari che esprime il suo grazie «all'Interpol, alla Polizia Penitenziaria, a tutte le Forze dell'Ordine e agli investigatori che hanno collaborato all'arresto» e dedica il risultato a Carmine De Rosa « l'agente, ancora ricoverato, che non ha esitato a rischiare la vita per fermarlo».

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La fuga e la cattura in Svizzera

La fuga di Nazim Mordjane è durata 15 giorni. Il detenuto di 32 anni evaso nelle prime ore della mattinata di giovedì 21 settembre dall'ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato, è scappato lanciandosi da una finestra del secondo piano. L'agente che lo stava piantonando, Carmine De Rosa, 28 anni, inseguendolo era caduto e aveva battuto la testa, restando in coma per una decina di giorni.

Preso grazie a una leggerezza

Era stato 'agganciato' sin da subito Nazim Mordjane, il detenuto palestinese evaso il 21 settembre scorso dall'ospedale San Paolo di Milano, catturato a Ginevra, in Svizzera, dove era riuscito a recarsi in pochissimo tempo. L'uomo, infatti, secondo indiscrezioni, avrebbe commesso una leggerezza in qualche tentativo di comunicare con altri conoscenti, ed è stato individuato grazie a indagini tecniche. Gli investigatori della Penitenziaria hanno lavorato in stretto contatto con lo Scip (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia) e l'Interpol. Subito l'autorità giudiziaria aveva emesso un mandato di cattura europeo nei suoi confronti.

Infine la cattura.

 

Si cercano i complici

Era riuscito a espatriare in poche ore Nazim Mordjane, il detenuto palestinese evaso il 21 settembre scorso dall'ospedale San Paolo di Milano. Secondo quanto si apprende, infatti, l' evaso era stato localizzato poche ore dopo già oltreconfine. Le indagini però non sarebbero terminate perché gli uomini del Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria sospettano che abbia ricevuto aiuto da uno o più complici.

 

Accusato di lesioni ai danni dell'agente

È accusato anche di «lesioni come conseguenza di altro reato» Nazim Mordjane, il detenuto palestinese evaso il 21 settembre scorso dall'ospedale San Paolo di Milano e arrestato a Ginevra, nell'inchiesta della Polizia penitenziaria, coordinata dal pm milanese Michela Bordieri. Oltre all'imputazione di evasione, infatti, gli vengono contestate anche le lesioni sull'agente di polizia penitenziaria caduto da una finestra nel tentativo di fermarlo. Lesioni che sono appunto «conseguenza» del reato di evasione. 

Il post su Facebook di Ostellari

«Grazie all'Interpol, alla Polizia penitenziaria, a tutte le Forze dell'ordine e agli investigatori che hanno collaborato all'arresto, avvenuto a Ginevra, del detenuto evaso pochi giorni fa, mentre si trovava in un Ospedale a Milano. Il primo pensiero va a Carmine De Rosa, l'agente, ancora ricoverato, che non ha esitato a rischiare la vita per fermarlo: caro Carmine, questo risultato è dedicato a te», scrive su Facebook il sottosegretario alla Giustizia, senatore Andrea Ostellari, nell'annunciare la cattura dell'evaso.

 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Ottobre 2023, 19:22
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