Carol Maltesi è stata uccisa, fatta a pezzi, messa in un freezer e poi gettata in un burrone. Il killer reo confesso, l'ex compagno Davide Fontana, venerdì scorso in aula, ha dichiarato di «provare un gran bisogno di riparare alla mia condotta», chiedendo alla Corte d’Assise di Busto Arsizio di «permettermi di fare qualsiasi cosa, di seguire programmi e percorsi, qualsiasi cosa sia possibile fare verso i parenti di Carol e anche verso altre associazioni». È passato poco più di un anno e mezzo dall'omicidio e i giudici hanno dato il via libera al progressivo reinserimento nella società per Fontana - riporta Il Corriere della Sera - ammettendo il 44enne milanese al «programma di giustizia riparativa».
Il papà di Carol: allibito
Quello di Davide Fontana è il primo caso in Italia.
Condannato a 30 anni
Il caso di Fontana aveva generato già indignazione pubblica, quando lo scorso giugno era stato condannato a 30 anni di carcere (e non all'ergastolo come avrebbe voluto l'accusa), poiché «l’imputato ha manifestato sin dalla fase delle indagini preliminari la seria, spontanea ed effettiva volontà di riparare alle conseguenze del reato, tanto da aver chiesto scusa ai familiari della vittima sin dalla prima udienza dibattimentale», si legge nelle motivazioni.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2023, 14:51
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