Ieri altri sedici migranti, tra cui un bambino e tre donne, erano approdati con un barchino in vetroresina direttamente nel porto di Lampedusa, proprio davanti alla Guardia costiera.
Le 23 persone sono state intercettate quando ormai erano arrivate quasi a terra. Anche questa imbarcazione è in vetroresina con un piccolo motore fuoribordo, un barchino del tutto simile a quello utilizzato dai 16 arrivati nel pomeriggio di ieri, fermati dalla motovedetta dei carabinieri a poche centinaia di metri dall'ingresso del porto dell'isola. Le due imbarcazioni, secondo le forze dell'ordine, non sarebbero state nelle condizioni di affrontare la traversata dalle coste nordafricane. Di qui l'ipotesi di «navi madri» che lasciano i migranti a bordo di piccole imbarcazioni, nelle immediate vicinanze dell'isola.
«Come si vede il porto è aperto», aveva commentato ieri il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
Ricordando il caso della Mare Jonio, fermata al largo dell'isola prima del via libera allo sbarco dei 49 migranti, Martello aveva aggiunto: «In questo caso nessuno ha fermato la barca. Perché? Semplice, non ci sono controlli. A Lampedusa gli sbarchi sono frequenti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2019, 11:17
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