«Coloro che si sono sottratti con la fuga» all'esecuzione della pena «devono scontare la pena comminata. Perché la democrazia è condizione delicata la cui cura è affidata alle istituzioni ma non in misura minore ai cittadini in tutti i luoghi», ha detto il Capo dello Stato durante la cerimonia, sottolineando che «l'impegno delle istituzioni non può dirsi del tutto concluso, non può fermarsi l'azione delle istituzioni finché non sia compiuta giustizia»
E ancora: Guido Rossa «ha pagato con la sua famiglia il prezzo supremo di chi ha voluto tener fede al valore della Repubblica che in Genova e nelle sue fabbriche ha trovato la Resistenza». «La battaglia per la libertà non concede tuttavia tregua.
I fantasmi del passato sono sempre in agguato. Contro di essi la coscienza internazionale dei Paesi democratici, della Unione Europea, ha il dovere di essere vigile e di essere forte». «Dalla nostra storia, dai testimoni di cui facciamo memoria, abbiamo imparato che la democrazia si difende se resta se stessa e non rinuncia ai propri valori, scolpiti nella Costituzione».
«Guido Rossa infame» e «Marta Cagol, Tino Viel, Gianfranco Zoia vivono»: queste due delle scritte fatte trovare in Salita Santa Brigida. La scelta del luogo non è casuale: l'8 giugno 1976 le Brigate Rosse uccisero proprio in Salita Santa Brigida Francesco Coco, Procuratore generale di Genova, e i due uomini della scorta, Giovanni Saponara e Antioco Deiana. Quell'omicidio è stato il primo di un magistrato compiuto dalle Br in Italia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Gennaio 2019, 16:47
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