Omicidio Vanessa Ballan, Nordio "assolve" la pm che non ha fermato Bujar Fandaj dopo la denuncia della vittima: «Nessun ritardo né incuria»

Il ministro Carlo Nordio ha "assolto" la Procura di Treviso, spiegando che non c’è stata «incuria nei doveri»

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di Redazione Web

Tre mesi dal femminicidio di Vanessa Ballan, la mamma 26enne uccisa Bujar Fandaj a Riese Pio X. Un dramma che forse si poteva evitare. La giovane e il marito Nicola Scapinello avevano denunciato lo stalker, ma fu inutile.

Il ministro Carlo Nordio ha "assolto" la Procura di Treviso, spiegando che non c’è stata «incuria nei doveri». Il titolare di via Arenula aveva chiesto una relazione dettagliata nei giorni successivi alla morte della donna, relazione dalla quale «non emergono elementi che possano reputarsi indice» di trascuratezza, secondo quanto comunicato in risposta a un’interrogazione del senatore Gian Marco Centinaio.

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La vicenda

La donna uccisa e suo marito avevano presentato querela il 25 ottobre 2023. Come riassunto da Nordio, citando ampi stralci del resoconto fornito dal procuratore Marco Martani, già il 27 ottobre il pubblico ministero di turno aveva emesso «un provvedimento di perquisizione personale e domiciliare, ben motivato e completo di capi di imputazione secondo quanto richiesto dalla riforma “Cartabia”», tanto che a Bujar erano stati sequestrati i telefonini, mentre la donna non era stata chiamata a deporre in quanto era stata reputata «esaustiva la assunzione di informazioni» compiuta dai carabinieri, riporta Il Gazzettino.  

Il 6 novembre il fascicolo è passato alla pm Barbara Sabattini e il 13 novembre il gip aveva autorizzato l'acquisizione dei tabulati della vittima.

Dopo di allora non erano state effettuate «altre attività di indagine» e non erano state segnalate «ulteriori condotte minatore o moleste». Il 19 dicembre Vanessa Ballan è stata uccisa davanti a casa sua. A quel punto il sostituto procuratore Michele Permunian «si recava immediatamente sulla scena del crimine ed assumeva la direzione delle indagini rimanendo presente in loco sino alla tarda serata dello stesso giorno», quando Fandaj era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte dei carabinieri, dopodiché il gip aveva convalidato il provvedimento e aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere.

Le indagini sulla pm

La pm Barbara Sabattini era finita sotto accusa per non aver disposto restrizioni nei confronti del presunto omicida. Dalla ricostruzione firmata dal procuratore Martani e divulgata da Nordio, risulta che «sulla base della disamina della sequenza cronologica delle attività compiute nel procedimento» per stalking, «non si possa oggettivamente parlare di un ritardo nella trattazione del caso», né di sciatteria considerate «la tempestività e la cura nella stesura del provvedimento di perquisizione». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 10:58
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