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Boom di furti con la bottiglietta d'acqua: il nuovo stratagemma dei ladri per entrare senza lasciare segni
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di Giovanni Camirri
Per compiere un furto in abitazione basta mezzo litro d’acqua. Può apparire un paradosso, ma è una realtà. Soprattutto quando chi esce di casa non chiude a chiave la serratura della porta di ingresso. Il mezzo litro d’acqua è riassunto dalle bottigliette di plastica che lo contengono che, una volta svuotate del loro contenuto, possono essere tagliate e trasformarsi in una lastra “elastica” che viene impiegata dai malintenzionati, al posto dei “ classici arnesi da scasso, per muovere lo scocco della serratura e così penetrare in condomini, villette o tradizionali abitazioni. Il tutto senza commettere effrazioni e senza lasciare segno alcuno di scasso.
La nuova tecnica di furto, nuova per il territorio, ma rodata in altre realtà italiane, è stata monitorata, scoperta e contrastata nel corso delle attività di prevenzione e repressione dei reati condotte nel tempo dalle forze dell’ordine su tutto il territorio provinciale, da Perugia a Foligno, passando per lo Spoletino, l’Alto Tevere e in tutte le altre realtà. La questione della lastra ricavata dalla bottiglietta in plastica da mezzo litro apre anche un altro fronte rende difficile, e sicuramente non agevole, dimostrare l’avvenuto furto. Il perché sta nel fatto dato che, oltre alla mancanza dei beni trafugati, l’assenza di scasso delle serrature, di vetri delle finestre rotte e di tutti gli altri “segnali” del passaggio dei balordi non risulta altro.
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