Meloni: «I cortei sono un diritto, ma con regole»
Allo studio il Daspo per i manifestanti violenti

La premier incontra i sindacati di polizia. «Campagna denigratoria contro le divise, c’è un clima preoccupante»

Meloni: «I cortei sono un diritto, ma con regole» Allo studio il Daspo per i manifestanti violenti

di Alessandra Severini

Dopo gli scontri di piazza e le polemiche per le manganellate ai ragazzi, Giorgia Meloni incontra i sindacati di polizia a Palazzo Chigi ed esprime loro il suo sostegno e la sua solidarietà. Non solo, la premier, assieme al ministro dell'Interno Piantedosi, ha aperto alla possibilità di adottare il Daspo contro gli autori di atti violenti durante le manifestazioni in analogia a quanto accade per i tifosi. «C'è un clima che non mi piace e mi preoccupa nell'anno del G7, vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione» ha detto la premier, che poi ha definito «ingiusta la sistematica campagna di denigrazione» nei confronti delle forze dell'ordine. Meloni dunque evoca gli anni di piombo e si schiera senza dubbi dalla parte delle forze dell'ordine: oltre al Daspo infatti ha promesso il rinnovo contrattuale per il comparto e nuove misure a tutela degli agenti come l'arresto differito per chi causa lesioni ad un agente, bodycam per chiunque sia impegnato nel servizio di ordine pubblico. Tutti punti che potrebbero essere inseriti nei disegni di legge del pacchetto sicurezza approvato a novembre e che presto inizieranno l'iter parlamentare.

La presidente del Consiglio ha messo in guardia contro quelli che definisce «cattivi maestri che vogliono instillare nei più giovani l'idea che ci sono regole che possono non essere rispettate». Per questo, ha sottolineato, «noi vogliamo continuare a garantire il diritto a manifestare ma nel rispetto delle regole». Le parole pronunciate a Palazzo Chigi hanno soddisfatto i sindacati, che oltre al Daspo hanno presentato anche altre proposte per migliorare la gestione dell'ordine pubblico come «sanzioni economiche pesanti per chi non fornisce il preavviso di una manifestazione e per tutti coloro che vi partecipano travisati con caschi» oppure «sanzioni amministrative per tutti i partecipanti» alle manifestazioni violente. Nessuno spazio invece per i codici identificativi sulle divise, richiesti dalle opposizioni.

L'Unione degli studenti ha definito quella sul Daspo una proposta «vergognosa». Critiche anche le opposizioni. Il Pd accusa la premier di «sfruttare le forze di polizia per la polemica politica». Nella maggioranza invece molti plaudono all'ipotesi. «Forza Italia la sosterrà» assicura il capogruppo azzurro al Senato Gasparri.

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Marzo 2024, 06:00