Erika, scomparsa un mese fa a Marsiglia. La disperazione della madre: «Qualcuno le sta facendo del male»

Erika Bravi è scomparsa lo scorso 25 luglio da Marsiglia, ma la sua famiglia ora teme il peggio. La donna di 45 anni è senza passaporto

Erika, scomparsa un mese fa a Marsiglia. La disperazione della madre: «Qualcuno le sta facendo del male»

di Redazione web

Erika Bravi è scomparsa da circa un mese da Marsiglia, in Francia ed ora la sua famiglia teme il peggio. La 45enne, originaria di Forlì è scomparsa lo scorso 25 luglio dalla città francese, senza passaporto. La mamma della donna, Rita Ciafardini in un'intervista a Il Resto del Carlino ha detto di non credere alle ipotesi della polizia francese, e cioè di un allontanamento volontario. "Non si staccava mai dai suoi figli, non li avrebbe mai lasciati. In più è senza passaporto. Io credo che ci sia di mezzo qualcuno, qualcuno che le ha fatto o che le sta facendo del male", le parole piene di angoscia della donna.

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Piste incerte

Gli inquirenti francesi che stanno lavorando sul giallo di Marsiglia, avrebbero raccolto indizi che non confermano, nè escludono l'ipotesi della madre di Erika e neanche quella di un allontanamento volontario della 45enne di Forlì. "Come mamma, sono sempre più in agonia per la scomparsa di mia figlia, io ho bisogno della verità", aggiunge Ciafardini.

Allarme del figlio

Nel frattempo anche il comitato scientifico ricerca scomparsi di Forlì, che ha avviato i contatti con il consolato italiano a Marsiglia, sta cercando piste per ritrovare Erika o avere notizie che la riguardino e siano utili alla verità.

E' stato il figlio 18enne di Erika, il primo a denunciare la scomparsa della madre, perché nel pomeriggio di quel 25 luglio lo avrebbe dovuto incontrare.

La donna si era trasferita in Francia nel 2016, insieme all'ex marito, un uomo di origini marocchine, da cui aveva divorziato circa un anno fa. La coppia ha anche un altro figlio di 12 anni che ora si trova in Marocco. Nel materiale raccolto in questo mese di indagini, un messaggio del 31 luglio, 6 giorni dopo la scomparsa, che Erika avrebbe inviato ad uno chef, suo collega, appena due parole: "Sa va". Potrebbe essere una versione errata di "Ça va", che  significa "va tutto bene".


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Agosto 2023, 20:24
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