Coronavirus, a San Miniato vescovo espone il crocifisso "miracoloso" contro la peste del 600
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«Considerata la delicata situazione che stiamo vivendo, a causa della diffusione della sindrome influenzale da coronavirus, insieme alle disposizioni già date anche come vescovi toscani, mi preme invitare tutti alla preghiera - ha detto il vescovo Migliavacca - per questa ragione, valorizzando uno dei segni della nostra tradizione religiosa, verrà straordinariamente esposto il Santissimo Crocifisso di Castelvecchio». Il vescovo raccomanda «l'opportunità di una visita» e invita i fedeli «in ogni caso alla preghiera personale».
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La straordinarietà della decisione è evidente, scrive «La Nazione» dando la notizia. Negli ultimi quarant'anni ci sono state due aperture eccezionali (ovvero fuori dalle tradizionali celebrazioni di ottobre), di cui una fu un momento di preghiera per la grave siccità del 2003. Mai prima d'ora c'erano stati cinque giorni di esposizione continua. Al crocifisso - pare trovato da viandanti e che i sanminiatesi portarono nelle città della Toscana in guerra come segno di pace - la popolazione si è sempre rivolta quando è stata colpita da carestie ed epidemie.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2020, 14:37
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