Staminali, la svolta: trovata la cura
per la "malattia delle ossa di marmo"
Lo studio dell'Istituto di ricerca genetica e biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irgb-Cnr) di Milano è pubblicato su Stem Cell Reports. L'osteopetrosi, detta anche malattia 'delle ossa di marmo', spiega il Cnr, è una patologia genetica che comporta un aumento eccessivo della densità ossea, a causa del malfunzionamento di un gene contenuto in un tipo di cellule ossee chiamate osteoclasti. I ricercatori sono riusciti a identificare il gene coinvolto, a correggerlo e infine a generare una coltura di osteoclasti sani a partire da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), cioè con capacità di dare origine a qualsiasi tessuto, ricavate da cellule della pelle. I risultati di questa ricerca, svolta in collaborazione con l'Istituto clinico Humanitas, oltre a dare un fondamentale contributo nella lotta contro l'osteopetrosi, aprono prospettive per lo sviluppo di terapie rivolte a pazienti con altre gravi malattie genetiche, curabili soltanto con il trapianto di midollo osseo.
La messa a punto di terapie cellulari autologhe, cioè con cellule del paziente stesso, attraverso l'uso di iPSC, sottolinea la ricercatrice dell'Irgb-Cnr Anna Villa, «rappresenterebbe una svolta per la cura delle malattie genetiche, sia come risposta alla questione etica sull'uso delle cellule staminali sia perché, a differenza delle cellule adulte specializzate, le pluripotenti ottenute dalla pelle o dal sangue del paziente, possono essere espanse in vitro in grandi quantità e possono essere facilmente modificate grazie alle tecniche di ingegneria genetica: una fonte inesauribile - conclude - di cellule adatte al trapianto».
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Ottobre 2015, 10:16
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