PAPA FRANCESCO A S. GIOVANNI IN LATERANO
INTITOLA LA PIAZZA A WOJTYLA -FOTO
di Flavia Scicchitano
Un ingresso contraddistinto ancora una volta dall'umiltà quello di Papa Francesco che ieri pomeriggio ha preso possesso della Cattedra di Vescovo di Roma nella sede del Vicariato tra gli applausi e le grida di gioia di migliaia di fedeli. Nell'atrio della Basilica di San Giovanni il Pontefice ha poi baciato la croce riproducendone il segno sulla propria fonte e su quella del cardinale Agostino Vallini, suo vicario per Roma, rompendo gli schemi del protocollo. «Con gioia celebro per la prima volta l'Eucarestia in questa Basilica Lateranense, Cattedrale del Vescovo di Roma - le prime parole con cui si è rivolto ai fedeli - Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante Egli abbia anche se peccatori».
Ancora una volta, nella sua omelia, Papa Bergoglio ha parlato della pazienza di Dio: «Chi ama comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti. Dio è paziente con noi perché ci ama. Dio sempre ci aspetta, non si stanca». E ha aggiunto: «Nella mia vita personale ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza. Non c'è nessun peccato che Dio non potrà perdonare, non c'è nessuna persona che sarà respinta dal Signore. È questa una verità di fede che spesso viene dimenticata».
A partecipare alla cerimonia anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Mentre per rendere l'obbedienza al nuovo Pontefice oltre ai cardinali Vallini e Ruini e agli altri rappresentanti del clero sono saliti sull’altare a nome dei fedeli una giovane coppia di sposi con i quattro figli e due ragazzi della pastorale giovanile. Simbolo del legame del popolo laico con il Vescovo di Roma.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Aprile 2013, 07:53
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