Irama, la fidanzata Khady Gueye manda un messaggio: «Voglio diventare mamma entro 3 anni»

Khady Gueye parla come fidanzata di Irama. Un colpo di fulmine, una storia importante dopo tanta sofferenza. Ora vorrebbe diventare mamma

Irama, la fidanzata Khady manda un messaggio: «Voglio diventare mamma entro 3 anni»

di Luca Uccello

Al Festival di Sanremo, Irama non sarà solo. Al suo fianco ci sarà la fidanzata. Una ragazza bellissima. Si chiama Khady Gueye, professione fotomodella. Khady in passato, ha preso parte a numerosi concorsi di bellezza tra cui Miss Africa, in cui è giunta terza, Miss Mondo e Miss Italiana, il concorso che premia anche la più bella ragazza nata all’estero ma cresciuta in Italia. 

 

Irama e la fidanzata

Originaria del Senegal, Khady, come mostrano le foto pubblicate dal settimanale Di Più, dall’estate scorsa è la compagna di Filippo Maria Fanti. Questo il vero nome del cantante di Monza Irama, che torna al Festival di Sanremo con la canzone intitolata "Tu no". «Tra di noi è stato amore a prima vista, assolutamente. Amore fin da subito, senza “se” e senza “ma”».

E al settimanale diretto da Osvaldo Orlandoni, la fotomodella svela che le «piacerebbe diventare mamma. Mi piacerebbe davvero tantissimo rimanere incinta e spero che accada presto. Entro i prossimi tre anni...».

Irama potrebbe essere la persona giusta? «Bisognerebbe chiederlo a lui, non trova? Per quanto mi riguarda, creare una grande famiglia fa parte dei miei progetti futuri.

Mia mamma mi chiede sempre se ritengo che sia giunto il momento. “Hai già 26 anni”, mi dice “i figli si fanno da giovani”. Io le rispondo che quel momento arriverà presto ma, prima, ci vuole stabilità».

E Khady con Irama l'ha trovata: «Filippo, è arrivato dopo una storia che mi ha fatto molto soffrire. È stata una relazione piena di alti e di bassi che non mi faceva stare bene e ci ho messo del tempo prima di trovare la forza di fidarmi nuovamente di un uomo...».

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Suo padre «faceva l’operaio in un golf club della provincia di Pavia, mandava tutto quello che guadagnava in Senegal. Era settembre quando io, mia mamma e mio fratello atterrammo a Malpensa...». Non fu semplice integrarsi subito perché «parlavo solo francese e senegalese e non fu facile. Il fatto che non capissi l’italiano innervosiva la più anziana delle mie insegnanti. Una volta mi portò fuori dalla classe tenendomi per un orecchio. Con i miei compagni, invece, fu più facile trovare un equilibrio. Il pomeriggio andavo a giocare a casa di una mia coetanea, Clara, e avevo anche un fidanzatino, Vincenzo, che mi mandava bigliettini d’amore, mi regalava caramelle e mi difendeva».


Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Febbraio 2024, 16:37
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