Il Portogallo non sarà più il paradiso dei pensionati: stop alla tassazione speciale

L'annuncio del premier: no a privilegi

Il Portogallo non sarà più il paradiso dei pensionati: stop alla tassazione speciale

di Mario Landi
Addio al paradiso dei pensionati. Il Portogallo vara una stretta sul regime fiscale per residenti stranieri «non abituali». Mettendo fine, dunque, a tutte quelle agevolazioni fiscali che Lisbona garantiva finora agli stranieri, pensionati o professionisti, che sceglievano il Paese lusitano come residenza. Un regime di tassazione speciale che si rifletteva in un trattamento d’oro per i pensionati italiani in Portogallo. Ad annunciare la riforma, prevista per l’anno prossimo, è stato lo stesso primo ministro, il socialista António Costa.
La legge attualmente prevede un’imposta fissa del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati. Questi ultimi fino al 2020 godevano di un’esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall’estero. Da queste agevolazioni sono stati sempre esclusi gli ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni e chi aveva avuto la residenza in Portogallo nei 5 anni precedenti alla domanda. Nonostante la scure del governo tuttavia, chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge, ovvero 10 anni.
Gli italiani, tra i più entusiasti delle facilitazioni fiscali, hanno invaso negli anni soprattutto Lisbona, Porto, Chaves e la regione meridionale dell’Algarve. Secondo le ultime stime dell’Inps disponibili (2021), sono oltre 3.500 i connazionali che hanno scelto il Portogallo: erano meno di mille nel 2017. Complessivamente ne hanno beneficiato circa 10.000 persone, per lo più pensionati francesi e britannici, oltre che italiani.
Questa capacità di attrazione di stranieri benestanti fin dal 2009, anno in cui la prima versione della misura entrò in vigore, veniva considerata una delle cause dell’aumento dei prezzi degli immobili nelle grandi città. Solo nell’ultimo anno il balzo è stato dell’11%. «Il mantenimento di tale misura equivarrebbe a prolungare un’ingiustizia fiscale e sarebbe un modo indiretto per continuare a far aumentare i prezzi del mercato immobiliare», ha spiegato Costa, annunciando anche un nuovo blocco dell’aumento degli affitti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Ottobre 2023, 06:55
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