Boia dell'Isis torna libero pagando una tangente

Boia dell'Isis torna libero pagando una tangente
 BEIRUT - Abu Omar, conosciuto come 'Barba bianca' dalla popolazione, per anni aveva terrorizzato la popolazione. Come 'mufti', la massima autorità religiosa dell'Isis nel centro di Mosul, aveva ordinato e preso parte a decine di 'esecuzionì brutali', comprese quelle di ragazzi riconosciuti 'colpevoli' di essere gay e gettati dall'alto di un edificio. Catturato soltanto una settimana fa dalla polizia irachena, è riuscito a tornare libero pagando una tangente di 7.500 dollari a ufficiali corrotti.

 A denunciare l'accaduto è stata Nadia Murad, una delle tante giovani donne della comunità degli Yazidi rapita e ridotta schiava sessuale dai jihadisti, che dopo essere riuscita a fuggire, nel 2015, è diventata una delle più note attiviste in difesa delle vittime, venendo anche ricevuta da Papa Francesco. La notizia si è diffusa proprio nel giorno in cui è venuta alla luce un'altra delle tante atrocità commesse dall'Isis nella stessa Mosul. Una fossa comune contenente i cadaveri di 20 donne è stata scoperta durante la rimozione delle macerie nella parte ovest della città, riconquistata dalle forze governative nel luglio scorso.

Le vittime, ha detto una fonte di polizia, sono state uccise dai jihadisti dello Stato islamico dopo essere state bloccate mentre cercavano di fuggire. 'Barba biancà era stato identificato da diversi abitanti come la massima autorità religiosa del 'Califfatò proprio nella parte occidentale della città. La collaborazione di questi testimoni aveva portato alla sua cattura, il 2 gennaio. Ma, stando a quanto riferito al sito Ain al Iraq News da un membro del Consiglio municipale, Zuheir Hazzen el-Jaburi, è riuscito a riacquistare la libertà «entro pochi minuti» pagando una mazzetta agli agenti che lo avevano arrestato.

«Ho saputo - afferma el-Jaburi - che Abu Omar ha potuto lasciare la stazione di polizia dove era stato portato pagando una tangente di 7.500 dollari. E non è il solo. Ho sentito di altri casi simili di corruzione che hanno portato al rilascio di altri jihadisti». «Abbiamo saputo dai media che il terrorista dell'Isis che trucidava la gente a Mosul è stato rilasciato da alcuni ufficiali corrotti, chiediamo giustizia», ha affermato da parte sua Nadia Murad, che dopo essere stata rapita, torturata e violentata dai jihadisti quando aveva 19 anni, è riuscita a fuggire e dal 2016 è ambasciatrice di buona volontà dell'Onu per la dignità dei sopravvissuti al traffico umano.

Secondo alcuni testimoni Abu Omar, che deve il suo soprannome alla fluente barba bianca, era presente quando alcuni giovani uomini condannati per omosessualità erano stati uccisi venendo lanciati dall'alto di un edificio. Alcune immagini circolate in Rete lo mostrano mentre legge alla folla la sentenza di condanna a morte di tre uomini accusati di omosessualità e blasfemia che sono bendati e in ginocchio e aspettano che un boia con il viso coperto e in mano una sciabola li decapiti. Un'altra fotografia lo mostra mentre ispeziona un mucchio di pietre prima di una lapidazione in pubblico. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Gennaio 2018, 22:51
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