Fisco, ecco gli algoritmi anti-evasori: le nuove tecnologie intelligenti dell'Agenzia delle Entrate e i possibili errori

Sabato 23 Dicembre 2023, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 12:49
Una delle sedi dell'Agenzia delle Entrate
di Giacomo Andreoli
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Sono in arrivo nuovi strumenti digitali per l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza utili a scoprire gli evasori. Si tratta di algoritmi hi-tech che cominceranno ad essere utilizzati dal 1° gennaio 2024, quindi tra pochi giorni, per scovare chi non paga le tasse e mandare gli accertamenti. Tanti i settori che finiranno nel mirino dei controllori: gli affitti brevi, il lavoro domestico di colf e badanti fino alla la variazione delle rendite catastali degli immobili sui quali sono stati fatti interventi con bonus edilizi (tra cui il Superbonus).

L'intelligenza artificiale sarà usata anche per migliorare le attività di recupero coattivo delle somme affidate alla riscossione, come per controllare i soggetti che decideranno di non accettare o di non inviare i dati per l'elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale con l'Agenzia.

Obiettivo: incassare 57 miliardi tra il 2023 e il 2025, con un aumento di 2,8 miliardi rispetto al triennio precedente. Risorse che in parte potranno servire per finanziare il fondo destinato alla riduzione delle tasse. Un obiettivo ambizioso indicato nella convenzione stipulata dal governo con l’Agenzia delle entrate, ma possibile grazie ai rinnovati strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. E allora ecco in campo big data, automatismi e intelligenza artificiale per verificare i risultati e il tasso di fedeltà di chi si è adeguato ai rilievi.

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