Carta d'identità elettronica l'alternativa allo Spid ma pochi gli enti collegati
di Jacopo Orsini
Di solito si pensa alla Carta di identità elettronica solo come un documento, ma il Poligrafico e il governo cominciano invece a spingere per usarla anche come chiave di accesso per l'utilizzo dei servizi online della Pubblica amministrazione al fianco del per ora molto più utilizzato Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. «Dal prossimo 28 febbraio le Pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di assicurare l'accesso ai servizi con entrambi gli strumenti», ricorda Stefano Imperatori, direttore sviluppo soluzioni integrate di Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano. Insomma, oltre all'identificazione tradizionale davanti a un agente delle forze dell'ordine o in banca, con la Cie, scaricando una app sul telefonino, si può fare anche quella digitale. Utile per esempio per accedere anche al sito dell'Inps, che proprio in questi giorni sta avviando la dismissione del suo pin identificativo. Presto infatti ai servizi online delle pubbliche amministrazioni si potrà accedere solo usando Spid, o Cie o Carta nazionale dei servizi (Cns), un dispositivo che contiene un certificato digitale di autenticazione personale rilasciato dalle Camere di commercio. Considerato che per avere Spid a volte è necessario attendere settimane per riuscire a concludere il riconoscimento, soprattutto se si sceglie di farlo da casa via webcam, la Carta d'identità elettronica potrebbe diventare una alternativa per accedere ai servizi online della Pa (anche degli altri paesi europei). E circa un terzo degli italiani se la trovano già in tasca. «La Cie non ha bisogno di attivazione - sottolinea ancora Imperatori - è immediatamente pronta e garantisce il massimo livello di sicurezza consentito. È quindi blindata contro i furti di identità».
Per ora tuttavia sono solo un centinaio le amministrazioni che permettono l'autenticazione con Cie, mentre quelle attive su Spid sono oltre 4.400. Un divario che spiega la maggiore diffusione del Sistema pubblico di identità digitale come chiave di accesso ai servizi web, ma che il governo conta di colmare presto. Il Poligrafico è convinto infatti che le potenzialità della Cie - che può essere usata anche per fare una firma elettronica o per identificarsi a un tornello di un mezzo di trasporto pubblico - lo porteranno a diventare lo strumento di identificazione digitale più utilizzato. Fra l'altro entro il 2026, in base alle norme europee, tutti i documenti di riconoscimento cartaceo dovranno essere elettronici e quelli cartacei non saranno più validi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Settembre 2020, 11:23
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