Bari, scioglimento del Comune: la prefettura acquisisce i documenti per valutare un'ispezione

Bari, scioglimento del Comune: la prefettura acquisisce i documenti per valutare un'ispezione

La prefettura di Bari, a quanto si apprende, sta acquisendo i documenti necessari affinchè si possa valutare se sussistono i requisiti per disporre una ispezione sull'eventuale condizionamento della criminalità organizzata nel
capoluogo pugliese. La procedura è stata attivata a valle dell'operazione “Codice interno”, con oltre 130 arresti.

L'operazione

Al centro delle indagini di Procura e Polizia, un presunto scambio elettorale politico mafioso che avrebbe coinvolto i membri dei clan Parisi-Palermiti, Strisciuglio e Montani di Bari. Questi, secondo gli inquirenti, sarebbero stati contattati direttamente dall'ex consigliere regionale Giacomo Olivieri (ora in carcere) per permettere l'elezione della moglie Maria Carmen Lorusso (ai domiciliari insieme al padre Vito, oncologo in passato già sottoposto a misura per altre vicende) al Consiglio comunale di Bari cinque anni fa.

Le carte degli inquirenti parlano anche di infiltrazioni della mafia nell'imprenditoria cittadina e nell'Amtab, l'azienda di trasporti barese ora commissariata. Nella corposa documentazione dell'inchiesta, anche estorsioni, porto e detenzione di armi, illecita commercializzazione di stupefacenti, turbata libertà degli incanti, estorsione in competizioni sportive.

Gli investigatori hanno svelato presunte combine ordinate dai clan delle partite di calcio Corato-Fortis Altamura del 30 aprile 2017 e del 7 ottobre 2018. Tutti i reati elencati nell'ordinanza del gip Alfredo Ferraro sono aggravati dal metodo mafioso e contestati, soprattutto, a vertici e affiliati del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia. Ne dovranno rispondere, a vario titolo, le 130 persone destinatarie delle 137 misure cautelari eseguite, nei giorni scorsi, da oltre mille agenti della Polizia di Stato. Per 110 indagati è stato disposto il carcere (più di 30 erano già detenuti), per 25 i domiciliari, per altri due misure interdittive. In prigione è finito anche Tommaso “Tommy” Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss Savino (detto Savinuccio), del quartiere Japigia, già condannato in primo grado a otto anni per associazione mafiosa. 

Il caso in Comune

Domiciliari per la consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, eletta con la lista “Di Rella sindaco” del centrodestra e poi passata alla maggioranza che sostiene il sindaco Antonio Decaro. Il quale, dopo le accuse rivoltegli dal centrodestra - a partire dai parlamentari che hanno chiesto direttamente l'intervento del ministro Matteo Piantedosi - ha rivolto loro parole di fuoco, rivendicando di guidare «una amministrazione di persone perbene». Al botta e risposta con il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha fatto seguito poi l'intervento della Commissione parlamentare antimafia, che si interesserà del caso Bari e, pochi giorni dopo, le parole di elogio del procuratore capo di Bari, Roberto Rossi, nei confronti del Comune: «Ha sempre fatto la sua parte nella lotta per la legalità». Oggi, la notizia dell'intervento della prefettura. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Marzo 2024, 18:16
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