Falconara, raffineria Api e cattivi odori
Due avvisi di garanzia ai dirigenti
Gli investigatori hanno focalizzato l’attenzione anche sulla fase di attracco allo stabilimento petrolchimico delle navi cisterna, ovvero alla fase di carico e scarico del greggio poiché proprio in concomitanza di tali operazioni, si avvertiva una maggiore percezione dei miasmi odorigeni da idrocarburi da parte della popolazione.
Le indagini preliminari condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ancona, si sono concluse con l’emissione di avvisi di garanzia a carico dell’amministratore delegato, nonchè del responsabile dell’ufficio ambiente e sicurezza dell’Api Raffineria di Ancona s.p.a., essendosi ipotizzate a loro carico violazioni delle normative ambientali:
per non aver adottato le misure previste dal piano di emergenza interno omettendo di comunicare alle autorità, non appena venuti a conoscenza degli incidenti, l’evento dell’emissione incontrollata in atmosfera di gas pericolosi ricadenti sul centro abitato di falconara marittima ed avvertiti dalla popolazione in varie epoche dell’arco temporale compreso tra il 2013 ed il 2018 per aver deteriorato abusivamente e significativamente in maniera misurabile, la qualità dell’aria di falconara marittima come si evince dalle numerosissime segnalazioni pervenute dall’area urbana interessata e dalle rilevazioni effettuate dagli organi tecnici.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2019, 11:35
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