I preti argentini delle favelas difendono Papa Francesco, basta strumentalizzarlo per fini politici
di Franca Giansoldati
Il gruppo di preti di strada ha voluto manifestare solidarietà al Papa nel giorno di San Pietro e Paolo, rinnovandogli affetto e amicizia. «L'insegnamento di Papa Francesco sulla cultura dell'incontro e contro la cultura del rigetto risuona in tutto il pianeta ed è riconosciuto come profetico da tutte le società». Spiegano quindi che continuano a seguire «i quartieri popolari, felici di poter vivere il Vangelo tra i poveri», e che si sentono pienamente identificati con l'insegnamento el pontefice.
A questo punto arriva la difesa e aggiungono che ci sono persone in Argentina che «usano la figura del POntefice, tirandolo da una parte o dall'altra», strumentalizzandolo, gente che afferma di «fargli da portavoce rivelando cosa pensa su questo o quell'argomento, ma lungi dall'ascoltare con sincerità e con un minimo di onestà intellettuale il vero significato del Magistero del Papa». Sono persone che «si lasciano guidare dai propri interessi ideologici». I parroci denunciano anche «una costante distorsione del messaggio papale usato a seconda delle convenienza e della discrezionalità, a seconda di quello che ciascuno ha bisogno di supportare in quel momento».
I parroci chiedono apertamente che si smetta di «manipolare la figura di Papa Francesco per ottenere effetti locali nell'attuale mappa politica. Il vero pensiero e gli insegnamenti del Santo Padre, non provengono da una presunta investigazione di segreti o da portavoce, e si possono trovare facilmente nei suoi scritti, nelle sue prediche, discorsi e nella sua attività. Non copriamo quella luce!»
Seguono le firme dei preti che lavorano nelle favelas.
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Giugno 2019, 14:23
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