La Cei: nonostante la propaganda dei leghisti i migranti arrivati sono solo 9.648
di Franca Giansoldati
Al 31 ottobre 2019 i migranti arrivati nell’anno sono salpati da Libia (2.800 ca.), Tunisia (3.500), Algeria (900) e Grecia/Turchia (2.400). Ben 7.500 gli sbarchi "fantasma" o autonomi, contro i 6.000 dell'intero 2018.
Nel 2019, fra i principali Paesi d’origine dei migranti arrivati via mare, sono quattro quelli caratterizzati da condizioni di “pace interna” molto basse o basse: Pakistan (secondo Paese assoluto), Iraq, Sudan e Iran.
In forte calo nel 2019 anche i richiedenti asilo registrati: 26.997 alla fine di settembre (dato provvisorio, contro i 43.965 dello stesso periodo del 2018). Sino a tutto luglio, le prime nazionalità sono nell'ordine: Pakistan, Nigeria, Bangladesh, El Salvador, Perù, Ucraina, Marocco, Senegal, Albania eVenezuela. Oltre al Pakistan, anche Nigeria e Ucraina sono classificate a livello mondiale fra i Paesi con indice di “pace interna” molto basso. Consistente, rispetto al totale di 26.997, il numero di richiedenti asilo arrivati nell’anno in Friuli-Venezia Giulia dalla tormentata “rotta” balcanica via terra: ben 5.526 fra il 1° gennaio e il 15 settembre.
Gli esiti delle domande d’asilo: nel 2018 le Commissioni territoriali italiane hanno riconosciuto uno dei tre benefici di protezione (status di rifugiato, protezione sussidiaria e protezione umanitaria) a poco più di 31 mila persone, contro le 34 mila circa del ’17 e le quasi 37 mila del ’16. Il dato parziale per il 2019 (che ha registrato la quasi-scomparsa della protezione umanitaria) è pari ad appena 14.000: ormai a tre quarti dell’anno, meno del 50% del totale dei benefici riconosciuti nel ’18. A tutto settembre 2019, su circa 72.500 domande esaminate nell’anno, quelle respinte sono state l’80%: solo l’11% le concessioni dello status di rifugiato, il 7% della protezione sussidiaria e appena l’1,5% della protezione umanitaria.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Novembre 2019, 10:38
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