Coronavirus, Guardie Svizzere non usano mascherine, slitta la cerimonia del giuramento delle reclute
di Franca Giansoldati
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Le mascherine, invece, non vengono usate per una disposizione interna, anche se nella loro caserma sono a disposizione se qualcuno le vuole indossare ma al di fuori dei turni di servizio.
Di fatto il coronavirus ha scombussolato persino la secolare cerimonia delle Guardie Svizzere del 6 maggio, data storica che ricorda il sacrificio dei soldati elvetici per difendere il Papa dai Lanzichenecchi quando nel 1527 misero a ferro e fuoco la città.
Una cerimonia molto suggestiva che prevede il giuramento delle nuove reclute nel cortile di San Damaso e l'ingresso del più piccolo esercito del mondo di ragazzi di cittadinanza svizzera per un periodo di due anni, durante il quale prestano servizio per difendere il Palazzo Apostolico, il Papa e Santa Marta.
Stavolta, invece, tutto è saltato, almeno nei termini tradizionali: il 6 maggio ci sarà solo la deposizione di una corona a commemorazione dei soldati caduti con alcune personalità di curia, ma senza pubblico esterno e senza reclute. La cerimonia vera e propria, invece è slittata al 4 ottobre sempre che il micidiale virus arrivato dalla Cina, per quella data, sia stato debellato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Marzo 2020, 15:46
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