Torino-Roma 0-1, le pagelle dei giallorossi: Dybala inno alla Joya, Mancini anticipa tutto e tutti, Smalling da rinnovo (il suo)

Torino-Roma 0-1, le pagelle dei giallorossi: Dybala inno alla Joya, Mancini anticipa tutto e tutti, Smalling da rinnovo (il suo)

di Francesco Balzani

La Roma ha battuto il Torino in trasferta per 1-0 grazie al gol segnato dal Dybala al minuto numero 8 su calcio di rigore. Con questo successo i giallorossi salgono al terzo posto della classifica superando Milan e Inter.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6,5: Un paio di uscite attentissime nel primo quarto d’ora, poi solo qualche spavento e qualche occhiataccia a Sanabria. La ripresa si apre con una paratona su Miranchuck anche se la palla sembrava destinata fuori. 

Mancini 6,5: La Pasqua in anticipo, nel senso che anticipa qualsiasi persona capiti dalle sue parti che si tratti pure di un raccattapalle. Qualche sbavatura quando esce palla al piede tutto sommato perdonabile. Provvidenziale invece quando sventa il gol dell’ex di Radonjic. 

Smalling 7: Cambiano città, compagni, moduli. Lui non cambia mai. Tiene la posizione e risucchia Sanabria. A tempo perso si immola sui tentativi da fuori di Rodriguez e compagni e cerca le solite sortite offensive. Nell’uovo di Pasqua vorremmo un rinnovo, il suo.  

Llorente 6,5: Promosso titolare, ripaga subito con un intervento da Premier  su Sanabria che cerca un rigore da furbetto. Lo spagnolo lo educa a dovere. Nel primo tempo sbaglia solo un tempo di intervento su Singo, per il resto usa tanta semplicità con un grosso rischio sul finale salvato da un fuorigioco. 

Zalewski 6,5: C’è campo davanti. Nicola è uno che non si vergogna di nulla, che non ha paura di nulla. Prova subito il tiro e trova le manone di Schuurs in area di rigore. Poi soffre per una mezz’ora sulla fascia preferita dal Toro. Nella ripresa va decisamente meglio ma Radonjic resta un pericolo costante. 

Cristante 6: Amministratore di un condominio che non vuole troppi schiamazzi. Si fa vedere oltre il portone alla mezz’ora con un tiro deviato, poi si occupa di non far rimbalzare troppe palle davanti l’area anche per garantire maggiore mobilità a Wijnaldum. Diligente, senza lampi. 

Wijnaldum 6,5: Uno come lui sa gestire anche l’entusiasmo. Usa la calma e aspetta il momento giusto per inserimenti e sgasate.

Dopo 20 minuti prova pure il pallonetto a scavalcare il gigantesco Milinkovic. Nella ripresa gli si chiedono compiti diversi, e lui li esegue senza fiatare. Ha un altro motore, e si vede dal contachilometri finale. 

Spinazzola 6: Attento a conservare la sinistra, ma eccede in lanci lunghi per un tridente di certo non di colossi. Nel primo tempo cerca poco il fondo e quando lo fa non affila il coltello come nelle belle giornate. Apre la ripresa con una bella verticale per Solbakken, poi risprofonda nella noia. 

Solbakken 5,5: Da Bodo al Toro, Ola cresce ma non ancora abbastanza. Ripiega, salta l’uomo, cerca sempre di essere utile. Non brilla come col Verona e nella ripresa dimostra di essere ancora tatticamente non perfetto. C’è tanta volontà, e anche i mezzi. Manca ancora un po’ di esperienza. Esce quasi in lacrime per un movimento innaturale della spalla. (73’ Matic 6: sospiri di classe) 

El Shaarawy 6: Un posto lo trova sempre, perché lo merita. Stavolta si alterna davanti cercando di trovare la Colomba pasquale e usando furbizia ed esperienza nella caccia alle seconde palle. Cerca di dare profondità e garantisce quei andirivieni decisivi per gli equilibri di squadra. (70’ Pellegrini 6: venti minuti a congelare palloni insidiosi ma pure con tentativi di allungamento)

Dybala 7: Là davanti non segna nessuno, e allora Mou riprova con l’inno alla Joya. Che trova la nota giusta su rigore, come al solito glaciale. Poi caramelle da distribuire ai compagni con alterne fortune e con tre uomini incollati addosso. Lamenta un secondo rigore, e non ha mica tutti i torti. E quanti calci becca. (83’ Abraham sv: si crea due occasioni, ma non mette il lucchetto)

Mourinho 7: Opta per il falso nove, che un po’ è Dybala un po’ El Shaarawy. La chance è ghiottissima e lui trova subito il jolly. Poi anestetizza il match e gestisce da grande squadra. Soffrendo il minimo, cercando quando possibile lo 0-2, ottenendo una vittoria pesante che lo porta al terzo posto in serie A con tutta una Europa League da giocare.


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Aprile 2023, 21:05

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