Sven-Göran Eriksson ha un tumore. Dalle coppe in Svezia allo scudetto della Lazio: storia di un predestinato

L'annuncio ha sconvolto tutti quelli che lo hanno ammirato e seguito nel corso della sua straordinaria carriera

Sven-Göran Eriksson ha un tumore. Dalle coppe in Svezia allo scudetto della Lazio: storia di un predestinato

di Enrico Sarzanini

«Ho un tumore terminale. Mi resta solo un anno di vita». Il terribile annuncio di Sven Goran Eriksson ha sconvolto tutti quelli che lo hanno ammirato e seguito nel corso della sua straordinaria carriera. Che fosse un predestinato lo si era capito da subito quando nel 1982, ad appena 34 anni, conquistò con il Goteborg il titolo nazionale, la Coppa di Svezia ma soprattutto la Coppa Uefa contro il favoritissimo Amburgo superato con un memorabile 4-0, primo e finora unico trionfo in Europa di un club svedese.

 

L'eco di questo successo convince il Benfica ad ingaggiarlo nonostante abbia appena 34 anni e al primo anno (1982-1983) vince subito la Primeira Liga e la Coppa di Portogallo conquistando la finale di Coppa UEFA. Nell'anno successivo la sua squadra vince di nuovo il campionato, completando un biennio durante il quale perde solo tre partite, con la percentuale di vittorie pari al 76% numeri che lo portano in Italia alla guida della Roma di Dino Viola.

Non ha l’autorizzazione per sedere in panchina così al suo posto va Clagluna e dopo una stagione interlocutoria l'anno dopo va vicinissimo allo scudetto che perde all'ultimo dopo la sconiftta interna contro il Lecce già retrocesso.

La prima parte della sua carriera italiana si conclude a Firenze, dove resta per due anni e dopo una breve parentesi in Portogallo ancora al Benfica, nel 1992 torna in Italia alla Sampdoria, che nel 1994 porta al terzo posto in Campionato e alla vittoria in Coppa Italia.

Tre anni dopo il patron della Lazio Sergio Cragnotti lo sceglie per dare vita ad un ciclo che possa portare la squadra biancoceleste sul tetto del mondo, scelta azzeccata perché lo svedese vincerà ben sei trofei (Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane) e lo scudetto nella stagione 1999-2000, bruciando la Juventus all'ultima gironata sconfitta inaspettatamente a Perugia. 

Lascia la Lazio durante la stagione 2000-01 dopo la sconfitta interna contro il Napoli e diventa ct dell'Inghilterra con un contratto di cinque anni, primo straniero a guidare la nazionale inglese, che porta ai quarti di finale nel Mondiale nippo-coreano del 2002. Il 24 febbraio 2023 si è ritirato dal calcio a causa di una malattia e a distanza di meno ha annunciato di avere ancora solo un anno da vivere.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2024, 14:47

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