Roma, Veretout: il leone del centrocampo giallorosso

Veretout: il leone del centrocampo giallorosso

di Alessandro Angeloni
Un trattore, un leone. E magari qualcuno non sarà d’accordo, perché gli riviene in mente l’ultima fase della sua presenza a Roma (quella dei certificati medici), ma Veretout in questa splendida vittoria contro il Napoli, ci ha ricordato molto Emerson, pure lui un trattore della Roma di Capello. Dal puma al leone, diciotto anni dopo. Ce lo ha ricordato per quel suo modo di strapparti il pallone con i denti, per quella corsa con il baricentro basso e le gambe ben piantate a terra, per quella capacità, e spontaneità, di prendersi la squadra sulle spalle. La partita perfetta quella di Jordan, forza, coraggio e un gol, arrivato in estate con un problema fisico, con quella caviglia in disordine, che gli ha rimandato l’esordio alla terza di campionato. Con lui la Roma ha pian piano cambiato marcia, Fonseca ha trovato in lui il punto di riferimento di centrocampo, oltre al resto. Ora c’è quell’elemento che mancava per consolidare e completare l’ossatura della squadra che, come noto, ha storicamente bisogno di un portiere affidabile (Pau Lopez), di un attaccante moderno, capace di fare gol e di far girare la squadra (Dzeko) e, appunto, di un centrale faticatore e uomo d’ordine come Veretout. Ah, Emerson pure - come Jordan - ci ha messo un po’ per esordire con la maglia della Roma. Poi, il brasiliano ha festeggiato lo scudetto. Cosa che Veretout sogna, ma ancora non ci pensa. E per adesso è meglio così. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Novembre 2019, 17:22

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