Lazio, Lotito attaccato anche da
Storace: "Cerchi di vendere subito"

ROMA – Questa volta l'attacco a Lotito arriva da Francesco Storace, quello che molti avevano indicato come il suo padrino nell'acquisizione della Lazio.





Il vice presidente del Consiglio della Regione ha iniziato il suo racconto proprio da quando, nel 2004, Lotito divenne presidente della società biancoceleste: «Quando la Lazio stava fallendo – ha detto a Radio Radio - lui venne in Regione per riscuotere dei crediti con noi. Non potevamo negargli nulla, con quel pezzo di carta acquistò il club, poi i rapporti s'interruppero».



Adesso, dopo dieci anni, il legame con la tifoseria si è incrinato: «Ho visto le immagini di domenica, mi ha impressionato la Monte Mario, c'erano bambini e famiglie che contestavano. Come si fa a vivere così? Il mio consiglio è quello di andare via in cinque minuti, almeno di trovare un compratore. Io spero che venda la Lazio a qualcuno, non può dire che la lascerà a suo figlio».



Poi Storace rincara la dose, andando giù duro: «Non vedo perché si debbano mettere a rischio i poliziotti della scorta. Ha una città contro, sembra il presidente dell'Ucraina. Il suo atteggiamento ha gettato una luce fosca sulla tifoseria. Non attrae investimenti, l'ambiente non sembra tranquillo».



Non contento, torna a parlare della voce che vorrebbe Lotito tifoso romanista: «Una volta la Roma vinse un derby, lui era seduto accanto a me ed esultava. Forse gli faceva comodo, visto si trovava vicino al Presidente della Regione». Storace chiude con un consiglio a Lotito. «Dovrebbe farsi vedere di meno e comunque sarebbe meglio andare via o trovare un compratore. Non penso che si possa ricucire il rapporto, la strafottenza è una cosa insopportabile. La questione non va sottovalutata e chi ancora ci parla gli dovrebbe far capire che un atteggiamento così strafottente rischia di creare problemi alla città».

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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2014, 09:43

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