Lazio, pronto un dossier sui torti arbitrali
da inviare a Uefa e Lega Calcio
di Enrico Sarzanini
Archiviata la rabbia, sopita dall'ingresso ai preliminari di Champions dopo la vittoria al San Paolo contro il Napoli, la Lazio in questa stagione ha dovuto nuovamente fare i conti con una serie di arbitraggi sfavorevoli. Soprattutto in Europa dove dal 2009 ad oggi la squadra biancoceleste è stata spesso penalizzata da alcune direzioni di gara discutibili. L'apice nel 2013 quando a Istanbul contro il Fenerbahçe alcune decisioni di Collum la eliminarono ai quarti di finale di Europa League.
Quest'anno in 12 gare tra Coppa e campionato, la Lazio ha subito torti arbitrali in 5 occasioni (3 in Europa e 2 in campionato). Tutto inizia il 18 agosto all'Olimpico contro il Bayer Leverkusen, andata dei preliminari di Champions: la Lazio vince 1-0 grazie al gol di Keita, ma l'arbitro Eriksson grazia prima Papadopoulos poi Wendell (già ammonito) per due fallacci su Anderson. Al ritorno è Carballo, sullo 0-0, a negare un rigore a Keita. Addio Champions, in Europa League all'esordio fuori casa contro il Dnipro, l'arbitro Hunter dopo una gara diretta tutta in favore degli ucraini, concede 11 secondi in più di recupero rispetto ai 3' assegnati, consentendo al Dnipro di fare 1-1.
In campionato, oltre all'arbitraggio di domenica a Sassuolo, la Lazio non ha gradito nemmeno quello di Verona dove comunque vinse 2-1. Giacomelli prima annullò un gol valido a Djordjevic poi negò il rigore ad Anderson e convalidò il gol di Helander nonostante il fallo di Jankovic su Marchetti. Altro materiale utile per Lotito pronto a farsi sentire, tanto all'Uefa quanto in Lega.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2015, 09:31
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