Allegri: "La mia Juve pronta a tornare,
il nostro campionato comincia adesso"
di Timothy Ormezzano
Il tecnico bianconero impone ai suoi un nuovo incipit: «La nostra stagione inizia sabato contro il Chievo. Dispiace essere a zero punti, ma c'è tutto il tempo per rifarci». Si riparte, dunque. E alla svelta. Perché la Signora non può permettersi un anno di transizione: «Nelle grandi squadre non esistono stagioni di passaggio - prosegue Allegri -. La squadra è da ricostruire, ma ha ampi margini di miglioramento».
La cura? Ritrovare la serenità e azzerare gli alibi: «Pensiamo in positivo, le assenze in sé non pesano. Ora comunque ci siamo ricompattati: rientrerà Marchisio e possiamo contare anche sui nuovi Lemina e Hernanes». Ottima notizia all'alba di un ciclo di ferro di 7 partite in 22 giorni: «Ci attende un mese importante. Dobbiamo accettare la realtà, lavorare sodo e rimetterci in discussione».
Soltanto così la Juve potrà tenere botta alla concorrenza, ora più folta e agguerrita: «Le milanesi, protagoniste sul mercato, hanno tutte le qualità per competere con noi e la Roma per il tricolore», conclude Allegri.
Passata l'emergenza a centrocampo, sabato il “Conte Max” rispolvererà il 4-3-1-2, con il debuttante Alex Sandro al posto dello squalificato Evra, Marchisio in regia e Hernanes sulla trequarti, a supporto di Dybala e Morata (o Mandzukic).
Assente il dodicesimo uomo (la Tribuna Sud “paga” i fatti dell'ultimo derby all'Olimpico granata), la Juve ha annunciato che questa volta la curva squalificata non verrà ripopolata con i bambini delle scuole calcio. Un gesto polemico, contro un calcio chiamato ad «adeguare tutti gli stadi di serie A alle più comuni misure e tecnologie di sicurezza».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2015, 14:26
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